Betis Siviglia. «Il Betis è una squadra che può cambiare a livello numerico, ma è una squadra che ha una sua identità, palleggia bene, fa male, imbuca. Non verticalizza tantissimo ma ti fa venire il mal di testa. Serve una grande partita a livello tattica, pur non giocando una grandissima gara a San Siro abbiamo avuto le nostre occasioni».
Ultime vittorie Milan. «Non si penserà a nulla se non a vincere. Le vittorie ti fanno allenare meglio, la palla pesa meno, c’è un bel clima, c’è entusiasmo, si lavora in modo tranquillo. Dobbiamo recuperare energie e giocatori e mettere in condizione i giocatori di giocare al meglio».
Suso. «Lui è cambiato a livello mentale. Prima quando gli levavi le sue convinzioni, si preoccupava. Ora riesce a giocare anche dentro, a giocare da mezza punta o da secondo attaccante. È cambiato molto, si diverte anche quando gli chiediamo qualcosa di diverso. È migliorato per merito suo e ha ancora margini».
Higuain. «Sta lavorando, in questo momento non sappiamo se ci sarà con la Juve. Calabria ha cominciato a correre ma gli dà ancora un po’ di fastidio, ma siamo fiduciosi. Bonaventura non è al massimo, ha un fastidio al ginocchio. Caldara e Biglia non li avremo per tantissimo tempo. Gli infortunati sono questi».
Settimana importante. «Ogni volta che giochiamo siamo il Milan, abbiamo gli occhi addosso.
Tutto è importante. Giochiamo con squadre impegnative, il Betis mi preoccupa, non bisogna farli giocare dove gli piace. Se gli si dà campo, può fare male. È una squadra che sa giocare molto bene e può creare grandissime problematiche».
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