Festa del Cinema di Roma, il direttore Monda: «Edizione straordinaria, ma abbiamo bisogno di più budget»

Il direttore della Festa del Cinema di Roma Antonio Monda
di Alessandro Di Liegro
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Sabato 27 Ottobre 2018, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 18:19

È il “Vizio della Speranza” di Edoardo De Angelis, il film che ha vinto il Premio del Pubblico alla Festa del Cinema di Roma. L'annuncio è stato dato dal direttore della Festa Antonio Monda durante la conferenza stampa conclusiva, con la targa consegnata ai produttori Giampaolo Letta e Pierpaolo Verga. Come da tradizione, è stato anche il momento di tirare un po' le somme, con Monda che parla di “numeri straordinari”: «Più 6% di riempimento sale, con una capienza inferiore rispetto all'anno scorso – enumera Monda – Sui social sono clamorosi: Instagram 48%, Twitter +13% Facebook +12%, Youtube +30%». Il direttore, insieme alla presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli, sono entusiasti nel parlare del lavoro compiuto con un budget di «3 milioni e 419mila euro, nettamente più basso – ricalca Monda – di qualsiasi altro Festival. Con un 15% in più avremmo fatto tante altre cose. Ci sono due star internazionali che non siamo riusciti a portare sul carpet proprio per mancanza di fondi» e il pensiero vola subito a Dakota Johnson, con voci di corridoio che hanno parlato di richieste folli dell'attrice americana: «Dobbiamo avere anche un pensiero etico al riguardo, visto che utilizziamo anche fondi pubblici» ha ricordato Delli Colli.
 


Monda è orgoglioso, ricordando la qualità degli ospiti internazionali intervenuti alla Festa: «È facile portare un attore o un'attrice sul carpet, magari col vestito griffato. Meno facile è portare Scorsese per fare due incontri in cui si è parlato di cinema italiano, senza dover presentare alcunché, né un film, un libro, un vestito o altro – dice Monda - Come Scorsese anche Isabelle Huppert, Sigourney Weaver, Kate Blanchett, Giuseppe Tornatore non hanno presentato niente. Questo non accade in nessun altro Festival al mondo». Il direttore della Festa, poi, si lancia in previsioni: «Dicono che i film presentati a Roma, poi non vincono un Oscar. Già li abbiamo smentiti con “Moonlight”. Sono pronto a scommettere che molti dei film presentati durante la Festa riceveranno tante nomination».

Sono tanti i sassolini che Monda vuole togliersi dalle scarpe: «In passato ci hanno detto che avevamo una bassa percentuale di film “accompagnati”. Quest'anno sono 35 su 39, con attori, registi, produttori, persino dagli Studios: Claire Foy e il cast di Millennium, Thomas Vinterberg, John C. Reilly, Steve Coogan e anche Cailee Spaeny». Tra le opere che, secondo Monda, sono quelle che emergeranno “che potrebbero essere in concorso a Cannes”: «Three Identical strangers film straordinario. Sbalordito che se ne parli poco. Fahrenheit 11/9 è straordnario. They shall not grow old di Peter Jackson, ma anche Eter di Zanussi».

E dovendo immaginare una prossima edizione, Laura Delli Colli la vorrebbe: «Più grande, con più spazi e più repliche nelle sale della città» che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe diventare ancora più centrale.

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