Il capo della Direzione generale per le antichità e i musei della Siria, Mahmoud Hammoud, ha annunciato che al momento verranno riaperte quattro sezioni del museo con reperti archeologici che risalgono alle epoche preistorico, storico, classico e islamico, oltre ad alcuni manufatti mai visti prima che sono stati restaurati anche con l’aiuto dall’esercito siriano fedele al presidente Assad negli anni in cui i preziosi reperti sono stati conservati nei sotterranei per metterli al sicuro dal conflitto. Hammoud ha espresso gratitudine per gli sforzi compiuti per completare i lavori di restauro del museo, nonché le iniziative internazionali e il sostegno fornito dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, da istituzioni giapponesi e archeologi occidentali interessati alle civiltà siriane.
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