Chiesa all'asta a Bergamo, la comprano i musulmani: «Sarà la nostra moschea»

Fedeli in una moschea (foto d'archivio)
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Giovedì 25 Ottobre 2018, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 19:18
Bergamo avrà la sua moschea. Tre anni fa la Lombardia ha approvato una legge regionale piuttosto restrittiva sui luoghi di culto, ribattezzata “antimoschee”. Ora l’Associazione dei musulmani della città lombarda si aggiudica tramite un’asta pubblica indetta dalla stessa Regione una ex cappella dei frati cappuccini, con annesso convento, situata all’interno degli ex Ospedali Riuniti di Bergamo.

LUOGO DI CULTO
Le buste sono state aperte e, a sorpresa, l’Associazione musulmani ha vinto il bando di vendita, presentando un’offerta di circa 450 mila euro, con un rialzo dell’8% rispetto alla base di 418 mila euro. In origine assegnata ai frati Cappuccini, nel giugno del 2015 era stato trovato un accordo per l’utilizzo della cappella da parte della comunità ortodossa, che per tre anni vi ha svolto le proprie funzioni religiose. Poi, nel settembre 2018, la ex cappella è stata inserita tra i beni in vendita e adesso arriva l’assegnazione alla comunità musulmana, che la utilizzerà con ogni probabilità ancora per i propri riti. Il presidente dell’Associazione islamica bergamasca ha infatti dichiarato che l’intenzione è quella di mantenere la destinazione d’uso a luogo di culto. Cosa possibile nonostante le ristrettezze della legge regionale sulla costruzione dei luoghi di culto, che di fatto pone molte limitazioni per l’edificazione delle moschee. Sull’area degli ex Ospedali riuniti è aperto un cantiere per la costruzione della nuova sede dell’Accademia nazionale della Guardia di Finanza. Nel progetto però sono rimasti fuori alcuni immobili dell’ex area ospedaliera che sono finiti all’asta, tra questi anche la chiesetta per l’appunto. L’avviso di alienazione era stato pubblicato lo scorso 20 settembre. Le offerte sono pervenute anche dalla Diocesi ortodossi romena e da un gruppo di investitori del settore alberghiero, l’offerta più alta tuttavia è stata quella dell’associazione islamica.

«CAMBIARE LA LEGGE»
La notizia ha subito agitato lo scenario politico, proprio a causa della rigidità che Regione Lombardia ha sempre dimostrato nei confronti delle moschee. «A Bergamo, nella regione che vuole impedire la costruzione di moschee regolari finisce che i musulmani comprano, dalla stessa Regione, una chiesa - afferma Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd - Si tratta di un luogo destinato al culto, quindi non incorre nelle restrittive prescrizioni della legge regionale.
Per Fontana e per la Lega di Salvini è una specie di autogol da centrocampo. A dover sottostare alle assurde norme volute dalla Lega sarà, questa volta, la comunità dei cristiani ortodossi, che oggi utilizza la cappella messa in vendita insieme alla restante parte del vecchio ospedale». La società regionale, da parte sua, incasserà 400 mila euro. «A mettere in vendita la chiesetta dell’ospedale - aggiunge Scandella - è Infrastrutture lombarde, la società della Regione che si è occupata della realizzazione del nuovo ospedale cittadino». Per Scandella, occorre «cambiare la legge regionale e garantire a tutti la libertà di culto». Con un post sui social interviene anche Claudio Angeloni, assessore comunale che per la giunta di centrosinistra guidata da Giorgio Gori si occupa dei rapporti con le comunità cittadine. «Chi la fa l’aspetti - dice - Un ente regionale (governato dalla Lega) vende un luogo di culto (chiesa ex riuniti) a una comunità islamica. Lì si potrà pregare senza problemi legali».
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