Guerra alla sosta blocca-cassonetti: multate oltre 5mila auto in sei mesi

Guerra alla sosta blocca-cassonetti: multate oltre 5mila auto in sei mesi
di Mauro Evangelisti
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Domenica 21 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 14:59

Sosta selvaggia boicotta la raccolta dei rifiuti: in 24 ore ci sono fino a 900 automobili davanti ai cassonetti che bloccano il lavoro dell’Ama. Non solo: i cittadini di altri comuni che portano la loro spazzatura sulle consolari a Roma lasciano nei quartieri di confine circa 10.000 tonnellate di rifiuti all’anno causando un danno economico ad Ama di 2 milioni di euro. E i controlli? L’Ama sta tentando, faticosamente, di passare al contrattacco, decuplicando - moltiplicando per dieci - il numero dei controllori. Cinquemila in sei mesi le multe a chi parcheggia davanti ai cassonetti.

Riavvolgiamo il nastro. Ama ha molti problemi e responsabilità, però all’origine dei cumuli di spazzatura che si formano nei quartieri c’è anche un altro male cronico di Roma: la sosta selvaggia, l’inciviltà di coloro che pensano che lasciare l’auto accanto ai cassonetti sia normale. Impediscono così al mezzo dell’Ama di svuotare il cassonetto. L’altro giorno si è svolta la riunione della Commissione ambiente di Roma Capitale e il direttore esecutivo dell’Ama, Massimo Bagatti, ha parlato dei problemi quotidiani della raccolta. «Le auto in sosta davanti ai cassonetti, specialmente nelle ore notturne, fanno danni evidenti al decoro e all’immagine della città: successivamente quei contenitori che Ama non ha potuto svuotare traboccano e alcuni utenti lasciano i sacchetti a terra». Per questo, nella controffensiva di Ama a colpi di multe contro chi abbandona i rifiuti abusivamente, c’è un’attenzione particolare per le auto in sosta davanti ai cassonetti.

Possono lasciare la multa anche gli accertatori dell’azienda, non solo i vigili. I numeri: nel primo semestre del 2018 l’Ama ha sanzionato 5.054 veicoli in sosta davanti ai cassonetti, 200 in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Sembrano numeri alti, ma vista l’estensione di Roma, non sono sufficienti a debellare il fenomeno, basti pensare che siamo a circa 30 multe al giorno, poca cosa visto l’assedio delle macchine ai cassonetti dalla Storta a Ostia, dalla Rustica all’Eur. Certo, a questi numeri vanno aggiunte le contravvenzioni elevate direttamente dai vigili urbani, ma per ora vince la sosta selvaggia davanti ai cassonetti. E le 900 auto che bloccano ogni giorno i camion dell’Ama impediscono spesso lo svuotamento di più contenitori, fino a un totale di 2.000-2.500. Tenendo conto delle altre violazioni - errato conferimento delle diverse frazioni o rifiuti abbandonati per strada - le sanzioni nei primi sei mesi del 2018 sono state 11.548 (più 4 per cento rispetto allo stesso semestre del 2017). Nell’intero 2017 le multe furono 23.713, nel 2016 19.500.
 



CONTROLLI
La verità è che a Roma i controlli, al di là delle 23 mila sanzioni, sono insufficienti: Ama attualmente ha 40 accertatori che possono elevare contravvenzioni, nemmeno 3 per Municipio. Bagatti in commissione ha spiegato che si sta correndo ai ripari: c’è un accordo con i volontari dell’Associazione dei carabinieri in congedo che metteranno a disposizione 300 unità in divisa. All’inizio potranno solo segnalare, poi, dopo un corso di abilitazione, potranno anche multare. A questi si aggiungeranno 100 dipendenti di Ama (tecnici, ingegneri e impiegati) che oltre alla normale attività, una volta ricevuta l’abilitazione come accertatori, potranno multare chi sporca o blocca la raccolta. L’obiettivo è avere ogni giorno per strada una quindicina di controllori per Municipio.
 

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