Prostituzione maschile nel parco a Roma: coinvolto un seminarista

Prostituzione maschile nel parco: coinvolto un seminarista
di Laura Larcan
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Venerdì 19 Ottobre 2018, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 23:00
Prostituzione maschile nel parco: coinvolto anche un seminarista. Per gli habituè di Villa Pamphilj, e soprattutto per i tanti podisti che la attraversano, era un fatto noto. Così, dopo tante denunce e segnalazioni da parte del pubblico, la polizia locale di Roma è intervenuta, mettendo a segno un'operazione in forza per arginare il fenomeno della prostituzione maschile nello storico parco della Capitale.

Le indagini sono andate avanti per diversi giorni, con appostamenti e travestimenti da parte degli agenti, come fossero normali utenti del parco, andando in bici, facendo jogging o portando a spasso i cani. Fino al blitz risolutivo messo in atto ieri. Ed è stato così che i vigili hanno scoperto in flagranza di reato almeno sei uomini che "vendevano" il proprio corpo sia di giorno sia di notte. Coinvolto, tra i clienti, anche un seminarista di origine messicana. Tutti sono stati denunciati. Nel dettaglio, sono stati fermati due italiani, un sudanese, un egiziano, un filippino, un messicano. Questi ultimi due, trentenni (un cittadino filippino 
e uno di nazionalità messicana) sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico. 

La zona in cui avvenivano gli incontri è ben nota, una sorta di girone dantesco di degrado e vegetazione incolta. Una vallata su cui si affaccia la radura dello scempio, in un groviglio di discarica: «Siamo nel boschetto adiacente l'area giochi, ritrovo per la prostituzione maschile», raccontano. 

Tutto è partito dalle tante segnalazioni presentate dai residenti che, come spiegano in una nota, «dipingevano un tratto di Villa Pamphili, come una alcova a cielo aperto, dove l'andirivieni di clienti anche in orari diurni, rendeva inequivocabile l'esistenza di un affermato giro di prostituzione maschile». Il Campidoglio e il presidente dei parchi di Roma Capitale Marco Doria hanno incaricato il comandante generale dei caschi bianchi Antonio Di Maggio, di far luce sugli episodi segnalati.

«Alcuni giorni di appostamenti con agenti in borghese e muniti di binocolo, alcuni dei quali travestiti da bikers, praticanti jogging, e simulando la passeggiata con il cane al guinzaglio, hanno potuto accertare la veridicità degli episodi segnalati - rendono noto dalla polizia - Un via vai di avventori, tra gli alberi del parco romano, alla ricerca di sesso take a way, offerto tra gli alberi da 6 prostituti, tra i quali un seminarista.
Il tutto grazie alle "tariffe popolari": il costo di ogni prestazione oscilla a tra i 20 ed i 30 euro. Le persone, compresi i clienti, sorprese in flagranza, sono state tutte denunciate
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