A24 e A25, è allerta sicurezza. Il ministero: «Limitare traffico sui viadotti»

A24 e A25, è allerta sicurezza. Il ministero: «Limitare traffico sui viadotti»
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Giovedì 18 Ottobre 2018, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:11

Limitazioni al traffico sulla A24 e A25. Le autostrade tra Lazio e Abruzzo presentano infatti «standard di sicurezza inadeguati» tanto da non poter sopportare una circolazione regolare. Questa la 'sentenzà che arriva dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti dopo le ispezioni straordinarie predisposte dal ministro Danilo Toninelli che, nel question time al Senato, parla di «decadimento manutentivo riscontrato, associato all'incremento dei carichi di esercizio rispetto all'epoca di costruzione». 

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Una situazione tale, dice, «da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguati standard di sicurezza con il regolare transito di circolazione». Il richiamo è contenuto nella relazione di 14 pagine con data 15 ottobre, firmata dal dirigente del Mit, Placido Migliorino, e inviata alla direzione del ministero per la Vigilanza sulle concessioni autostradali e alle quattro prefetture abruzzesi. Il Mit chiede di estendere a «tutti i viadotti ispezionati» (87, di cui due con frane, su 339) le limitazioni già in atto su otto viadotti - della Noce, Cannuccette, Santo Stefano, Pietrasecca, Pié di Pago III, Fiume Salto, Valle Orsara, Fornaca, in quanto il transito dei veicoli pesanti «come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette».

Divieto di sosta dei mezzi pesanti nelle aree di emergenza e obbligo di 100 metri tra un mezzo pesante e l'altro: Strada dei Parchi in serata annuncia l'estensione delle limitazioni alle strutture ispezionate dai tecnici del Mit, anche con i droni. E mentre si mettono a punto le misure da adottare, il botta e risposta a distanza tra ministero e concessionaria prosegue. Dall'Aquila, infatti, l'amministratore delegato di Strada dei Parchi, la concessionaria delle due arterie autostradali, Cesare Ramadori, dopo un'audizione in commissione Infrastrutture del Consiglio regionale dell'Abruzzo, mette in chiaro che non c'è possibilità di interlocuzione col ministro. 

 


«Quello che so - dice Ramadori - lo so dai giornali visto che con non riesco a parlare con il ministero, che non ci riceve. Nonostante la mia richiesta di poter incontrare il ministro Toninelli, infatti, inviata il 4 ottobre, ad oggi ancora non ho ricevuto risposta». Da qui la diffida per ottenere risposte in 5 giorni sulla consegna dei progetti per la messa in sicurezza. Si tratta di 192 milioni di euro inseriti nel decreto Genova, 50 per il 2018 e 142 per il 2019. «Nonostante il blocco dei fondi - puntualizza l'ad Ramadori - abbiamo iniziato i lavori sui cantieri dove c'è più attenzione. La gente può transitare tranquillamente sulla A24 e A25». Valutazioni che il Mit, tecnicamente, considera «non esaustive» definendo «semplicistiche» le verifiche «utilizzando i carichi normativi del '62». «I test sono stati realizzati sulla base delle nuove norme tecniche, Ntc 2018», dice SdP. Lo stato dei viadotti arriva anche all'attenzione della magistratura. La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto un'inchiesta a seguito delle indagini dei Carabinieri dopo il caso, nella serata del 10 settembre scorso, della caduta di pezzi di calcinacci dal viadotto San Giacomo, sulla Roma-Teramo.
 

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