Riscaldare l'acqua in modo del tutto naturale, sfruttando le capacità dei metaboliti degli scarti biodegradabili, ottenendo anche del compost “gourmet”. È il progetto dell'associazione Revitae: «Che ha dato calore in un impianto in Alaska per ben tre anni – spiega Saverio Danubio – attraverso gli scarti legno-celluloidi, che all'amministrazione costano 150 euro a tonnellata e di cui non se ne fa nulla. Invece riusciamo a inserirli in questo sistema che, come un reattore, produce calore con cui possiamo riscaldare piscine, spogliatoi e anche aule scolastiche».
Maker Faire 2018: calore e compost "gourmet" grazie al reattore naturale
di Alessandro Di Liegro
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Lunedì 15 Ottobre 2018, 15:34 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 22:04
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