Strade killer a Roma: nove scontri al giorno nei dieci incroci critici

Strade killer a Roma: nove scontri al giorno nei dieci incroci critici
di Fabio Rossi
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Sabato 13 Ottobre 2018, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 11:33

Nel quadrante nord-ovest della Città eterna c’è via di Torrevecchia: di per sé la strada più pericolosa di Roma, secondo i dati della polizia locale. Ma quando sfocia su via di Boccea, in un irregolare quadrivio che comprende anche via di Cornelia, l’incidente è (letteralmente) dietro l’angolo. Più al centro, ma verso nord-est c’è via Nomentana: da Porta Pia al ponte sull’Aniene è una serie di incroci perpendicolari, tutti con semaforo ma ognuno con la sua scia di sangue sull’asfalto. Come l’intersezione con viale Regina Margherita, dieci anni fa teatro di due tragedie nel giro di poco tempo, con tre giovani morti: per qualche mese è stato presidiato da una pattuglia dei vigili urbani, poi anche le vecchia garitta è rimasta desolatamente vuota, eccetto nelle ore di maggiore traffico. L’unica “protezione” permanente è l’allungamento dei tempi tra l’accensione del rosso su una direttrice e l’arrivo del verde sull’altra.



LE CIFRE
Entrambi queste intersezioni fanno parte della ben poco ambita top ten degli incroci pericolosi della Capitale: dieci punti critici che, secondo le stime, sommano oltre tremila incidenti l’anno - più o meno gravi - con una media di quasi nove scontri al giorno. Alta velocità, traffico sostenuto, semafori non rispettati, precedenze ignorate: la casistica è ampia e variegata, il risultato finale è sempre lo stesso. Centro storico e periferia, ognuno ha i suoi black point. Nel cuore della città i pericoli maggiori arrivano tra Circo Massimo e Colosseo, ossia proprio nell’area archeologica più visitata dell’Urbe. Gli incroci con il maggior numero di incidenti, da quelle parti, sono quello tra via di San Gregorio e via dei Cerchi e, soprattutto, piazzale Ugo La Malfa, dove via delle Terme Deciane confluisce in via del Circo Massimo.

LA PERIFERIA
Allontanandosi dal centro, sono particolarmente a rischio gli incroci sulle arterie radiali che escono dalla città. Oltre alla già citata Nomentana, tra le intersezioni più pericolose della Capitale ce ne sono almeno due sulla Prenestina, dove la strada principale incontra viale Palmiro Togliatti e all’intersezione con via Tor de Schiavi. In via Cristoforo Colombo, da tempo ai vertici della classifica delle strade romane a rischio, il punto più delicato è piazzale 25 marzo 1957, dove confluiscono viale dell’Oceano Atlantico e viale dell’Oceano Pacifico. E dove, da anni, si attende la realizzazione del nuovo svincolo degli Oceani, proprio per ridurre congestione (e pericoli) per le migliaia di auto che passano da lì ogni giorno.

LO SCONTRO
Ieri, intanto, l’ennesimo investimento di un pedone. Vittima, una donna di 71 anni colpita in piazza Cardinal Consalvi, nel quartiere Flaminio, da una moto Ducati con in sella un avvocato di 43 anni, che non si sarebbe fermato per aiutarla. L’anziana è finita al policlinico Gemelli in codice rosso, mentre l’uomo, rintracciato dai vigili urbani del II gruppo, è stato denunciato per omissione di soccorso.
 

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