Dal Colosseo agli Uffizi, passando per Paestum e Brera, si può prendere l’arte a suon di sbam e gulp. Ed essere premiati. E' questa la sfida vincente del progetto "Fumetti nei Musei" del Ministero per i Beni culturali, che è stato "incoronato" dal Lucca Comics & Games. La prestigiosa istituzione, famosa e accreditata nel settore delle graphic novel, ha assegnato alla collana di inedite pubblicazioni, realizzate con la Coconino Press Fandango, il riconoscimento del Gran Guinigi per la migliore iniziativa editoriale del 2018.
L'operazione porta la firma di Mattia Morandi, alla guida dell'Ufficio stampa e comunicazione del Ministero negli ultimi quattro anni, che, da grande appassionato di fumetti, ha ideato un viaggio nell'arte e nella storia dei musei italiani attraverso l'estro e la creatività di fumettisti italiani.
Come è nato il progetto. «L’input è partito dal ministero - racconta Mattia Morandi - nell’ambito della riforma che ha finalmente puntato sui musei come luoghi di educazione, conoscenza e ricerca: volevamo infatti avvicinare i ragazzi alle collezioni dei musei proponendo una visione diversa da quella delle classiche visite scolastiche». Per questo è stata indetta una gara per la realizzazione di 22 fumetti ambientati in 22 prestigiosi musei e parchi archeologici promossi dalla riforma all'autonomia gestionale. Se l’è aggiudicata la Coconino press Fandango. E ne è nata una vera e propria collana. Oggi i bookshop sono dotati di 3500 copie di fumetti inediti personalizzati, pronti ad essere distribuiti gratuitamente a tutti i ragazzi che partecipano ai laboratori didattici.Un'avventura che non finisce qua, visto che il Ministero dei beni culturali, con il supporto di Ales spa, ha aperto il nuovo avviso pubblico per la realizzazione di altri 29 albi a fumetti.
Chi ha trasformato in fumetti i musei big d'Italia? Alcuni dei più celebri fumettisti nazionali, che hanno instaurato un dialogo in piena libertà con le più belle collezioni d’arte del mondo. In qualche modo, sono stati "adottati" per settimane dallo staff dei musei, con cui hanno visitato e persino scoperto luoghi nascosti: «Come i corridoi segreti, metafisici, della Galleria nazionale d’arte Moderna di Roma», dice Lrnz che alla Galleria di Valle Giulia ha portato i suoi ragazzi in fuga da un’era post apocalittica.