Stadio Domiziano, quando la festa è un'opera d'arte

Stadio Domiziano, quando la festa è un'opera d'arte
di Lucilla Quaglia
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Giovedì 11 Ottobre 2018, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 09:41

«E’ un onore per me essere qui, tra le testimonianze millenarie della storia romana. Trovo che le mie opere, esposte in questo ambiente unico al mondo, abbiamo un legame inscindibile con la storia e la sua essenza». L’arte di Liu Bolin, che si fa tradurre in cinese i suoi pensieri, è eccezionalmente prestata per una sera tra le magnificenze dello Stadio di Domiziano per un inno al pianeta delle bollicine.
 

 


Le sue opere mimetiche, dalle giacche da montagna rivisitate alle scarpe, catturano l’attenzione di tanti vip, accorsi in massa a questo inaspettato richiamo di stile. Brillano flûte e luci soffuse per l’entrata di Luisa Ranieri,  al braccio della sua dolce metà Luca Zingaretti.  Ed ecco Manfred e Vittoria Windisch Graetz, elegantissima e in rosso. Ma ci sono anche Mita Medici e Gianni Dei. Outfit fantasia per Claudia Ranieri, figlia dell’ex allenatore Claudio Ranieri, al braccio del suo Alessandro Roja, decisamente fotografatissimi. Tra coloro che attendono e ammirano l’artista cinese, famoso in tutto il mondo, Vittoria e Guglielmo Giovanelli Marconi, accolti da Frederic Panaiotis, chef de cave, e Frederic Dufour, motori dell’evento, ecco l'influncer  Giotto Calapendoli,  Sergio Valente,  Nathalie Rapti Gomez, Yvonne Sciò’,  Cristina Bowerman. 

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