IL BILANCIO
Va recuperato, Luis Alberto, e c’è anche un piano. Inzaghi, Peruzzi e Tare sono pronti a parlarci e ad aiutarlo, ma lui deve togliersi dalla mente il tarlo. Sono tutti sulla stessa linea: al di là della condizione fisica, lo spagnolo si deve sbloccare e adesso deve pure riconquistarsi il posto in questa sosta con la grinta. Il giudice sarà sempre il campo. Quindi banditi video e altri colpi da matto. Sarà questo il discorso, in parte già fatto: «Nella Lazio non si può pensare di sbagliare una serie di partite e di rimanere titolare». Inzaghi ieri alla ripresa lo ha ribadito a tutto lo spogliatoio, che considera comunque al suo fianco e unito. Basta voci e mugugni fuori dal coro a stonare. La Lazio deve tornare insieme come domenica scorsa a giocare e a cantare. Nessun ricatto a Luis Alberto sul fronte contratto, la Lazio glielo adeguerà entro Natale (alle cifre d’Immobile e Milinkovic) e manterrà comunque il patto. Un modo per non dargli altri alibi, ma anche perché in Spagna assicurano che il Siviglia sarebbe pronto a tornare alla carica, approfittando della situazione, con la stessa ultima offerta da 35 milioni. Sarebbe comunque una clamorosa plusvalenza (già ammortizzati i 7 milioni del cartellino) come quella da 28,89 milioni certificata dal bilancio per Felipe, sacrificato in estate al suo posto: 31 milioni versati dal West Ham (più 7 di premi), spesi 39,53 per l’intera campagna acquisti biancoceleste, praticamente a costo zero. Già perché c’è pure il risparmio di 2,47 milioni d’ingaggio con 5 prestiti: avanza un milione in più per le aziende di Lotito, visto che sono aumentati (da 6,7 a 7,4) i costi.
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