DEF, CNEL: deficit al 2,4% solo se transitorio

DEF, CNEL: deficit al 2,4% solo se transitorio
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 19:00
(Teleborsa) - Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro mette in guardia dal deficit eccessivo invitando il Governo a ridurlo gradualmente. "Occorre attenzione sulla sostenibilità complessiva della manovra, in particolare per ciò che riguarda il rapporto deficit/PIL, tenuto conto di come un graduale rientro del debito appaia la via maestra per generare risorse per investimenti e aumentare la domanda aggregata e l'occupazione. Può essere condivisa la decisione del Governo di proporre un profilo decrescente del disavanzo per il triennio 2019-2021 dopo il picco di extradeficit previsto nel 2019" si legge nel parere sulla Nota di Aggiornamento al DEF, deliberato oggi all'unanimità dei presenti dall'Assemblea del CNEL riunitasi oggi.

"Comunque, appare rischioso attuare un'inversione di rotta rispetto agli impegni assunti in sede internazionale ed europea, se le risorse che si determinerebbero per questa via non venissero impegnate integralmente per potenziare una ripresa duratura della crescita. In tale contesto, la scelta del 2,4% potrebbe risultare sostenibile solo se transitoria e mirata in via assolutamente prevalente a destinare risorse aggiuntive agli investimenti e al conseguente aumento della crescita potenziale", si legge ancora del testo.

Sui temi fiscali, "il CNEL auspica un intervento più generale volto a ricostituire un complessivo patto economico sociale, mirato in particolare alla riduzione del cuneo fiscale, al contrasto dell'economia sommersa e dell'evasione ed elusione fiscale. E' positiva una progressiva riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese, in particolare Pmi e artigiane. La proposta di una flat tax al 15% per le partite Iva andrebbe altresì coordinata con altri strumenti, in particolare con la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, anche al fine di evitare sperequazioni e fenomeni distorsivi ed elusivi".

In relazione al reddito di cittadinanza, "le proposte presentate dal Governo, con un impegno considerevole di risorse finanziare, non possono che apparire in questo contesto una positiva evoluzione negli strumenti di contrasto alla povertà. Il CNEL raccomanda che l'implementazione della misura avvenga secondo criteri adeguati in termini di condizionalità, reinserimento lavorativo, prova dei mezzi, congruità dell'offerta di lavoro, individuazione - senza discriminazioni illegittime - della platea dei beneficiari".

Sul fronte delle pensioni, "I principi sottesi alle ipotesi di accrescere la flessibilità in uscita verso il pensionamento siano razionali, in linea teorica, e sostanzialmente condivisibili", raccomanda il Consiglio.
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