Espulso un imam radicale: nel 2009 aggredì la Santanchè durante una manifestazione

Espulso un imam radicale: nel 2009 aggredì la Santanchè durante una manifestazione
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Ottobre 2018, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 20:15
Un imam egiziano «che incitava al terrorismo islamico in Italia» è stato espulso con un provvedimento sottoscritto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. A renderlo noto è lo stesso titolare del Viminale su twitter postando la foto mentre firma la misura e la scritta 'a casa!'. Si tratta di Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy, egiziano di 35 anni in Italia dal 2005, residente a Milano e titolare di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. 



Secondo gli investigatori, l'imam ha mostrato più volte un orientamento ultraradicale, confermato anche dall'analisi dei file presenti su telefoni e pc ed emerso inoltre in alcuni luoghi di culto islamico dove svolgeva la funzione di guida religiosa. Aboualy, sostengono ancora gli investigatori, è lo stesso uomo che nel 2009 aggredì Daniela Santanchè durante una manifestazione contro il velo integrale per le donne musulmane.
L'esponente di Fratelli d'Italia, in un tweet, dice di ricordarsi «molto bene di questo signore che mi ruppe due costole in nome della 'religione di pacè. A mai più!». I due si erano anche ritrovati entrambi imputati davanti al Tribunale di Milano per la protesta anti-burqa organizzata dalla Santanchè, allora leader del Movimento per l'Italia, davanti alla Fabbrica del Vapore e finita con dei tafferugli. Nel dicembre 2013 sono stati condannati: Aboualy per aver aggredito lei a 2 mila e 500 euro di multa, a un risarcimento di 10 mila euro di danni e alle spese processuali; Santanchè a quattro giorni di arresto e 100 euro di ammenda convertiti in 1.100 euro di ammenda, ovviamente con pena sospesa, per manifestazione non autorizzata. Il procedimento, da quanto è stato riferito, in secondo grado si è dissolto per via della prescrizione per la senatrice di FdI. L'egiziano, poi, a quanto risulta dagli elementi investigativi acquisiti, aveva legami con alcuni soggetti pericolosi tra i quali il libico Mohamed Game, che il 12 ottobre 2009 si presentò nel piazzale della caserma Santa Barbara a Milano con un ordigno rudimentale che esplose solo parzialmente causando danni allo stesso attentatore e ferendo soltanto leggermente due militari.​
© RIPRODUZIONE RISERVATA