Bankitalia: «Dalla manovra effetti modesti». Di Maio: «Si presenti alle elezioni»

Di Maio: «Bankitalia si presenti alle elezioni»
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Martedì 9 Ottobre 2018, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 18:56

«L'aumento dei trasferimenti correnti» per reddito di cittadinanza e pensioni «così come gli sgravi fiscali, tendono ad avere effetti congiunturali modesti e graduali nel tempo; stimiamo che il moltiplicatore del reddito associato a questi interventi sia contenuto». Così il vice direttore generale della Banca d'Italia Luigi Federico Signorini in audizione in Parlamento sulla Nota al Def. Anche lo stop all'Iva dovrebbe avere «un effetto limitato». Impatto che «potrebbe essere ancora inferiore o nullo se il mancato aumento dell'Iva fosse già stato incorporato nelle aspettative delle famiglie».

«Ridurre il divario di crescita rispetto all'Europa è un obiettivo fondamentale, è necessario anche per mettere sotto controllo il rapporto tra debito e prodotto. Una crescita più sostenuta e una maggiore coesione sociale non sono in contrasto con la disciplina di bilancio», ha poi affermato il vicedirettore generale di Bankitalia. 

Il debito pubblico italiano «è detenuto per circa due terzi da istituzioni e soggetti italiani ma ciò non lo isola dalla logica del mercato che cerca il rendimento e fugge l'incertezza. Le oscillazioni del suo valore esercitano i propri effetti anche sui soggetti italiani, famiglie, imprese e istituzioni finanziarie che lo detengono», ha rilevato ancora Signorini. «In ultima analisi al debito pubblico fa riferimento una parte importante del nostro risparmio», ha aggiunto. «Una minore valutazione dei titoli di Stato in portafoglio incide sui requisiti patrimoniali delle banche; oltre certi limiti può ridurne la capacità di offrire credito all'economia», ha proseguito.  

«La Nota sottolinea giustamente che le riforme pensionistiche introdotte negli ultimi vent'anni hanno significativamente migliorato sia la sostenibilità sia l'equità intergenerazionale del sistema pensionistico italiano. È
fondamentale non tornare indietro su questi due fronti», ha avvertito ancora il vice direttore generale della Banca d'Italia. La sostenibilità del sistema è «un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane».

«In ambito previdenziale - ha ricordato Signorini davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato - verrebbero resi meno stringenti i requisiti per il pensionamento; i dettagli dovranno essere precisati in seguito. Abbiamo spesso ricordato che, nell'introdurre maggiore flessibilità circa l'età del pensionamento, è necessario garantire l'equivalenza attuariale dei trattamenti previsti se si intende preservare la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico, oggi un fondamentale elemento di forza delle finanze pubbliche italiane».

Inoltre, «come la Banca d'Italia ha ricordato in più occasioni, il contenimento del debito nel lungo periodo presuppone anche la capacità della finanza pubblica di far fronte all'aumento della spesa determinato dall'invecchiamento della popolazione». È fondamentale quindi «non tornare indietro su questi due fronti, soprattutto quando - come viene messo in evidenza dalle ultime previsioni di lungo periodo della Commissione europea sulla spesa connessa all'invecchiamento della popolazione - i rischi per la sostenibilità dei conti pubblici aumentano anche a causa del peggioramento delle proiezioni demografiche».

È «elemento essenziale» dare «certezze su un percorso chiaro di rientro», ha poi sottolineato Signorini nel corso
dell'audizione sulla nota al Def, sottolineando che «molti aspetti fondamentali sono migliorati» ma «il debito resta il grande fattore di vulnerabilità». E «estremamente importante» è «ridurre la volatilità e l'eccesso di premio di rischio» perché «un livello elevato e una elevata volatilità dei tassi a lungo andare può ridurre la capacità delle banche di fare credito», senza «evocare crisi catastrofiche, molto improbabili». 

 

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