Giochi invernali 2026, sì a Milano-Cortina. Di Maio: «Non metteremo soldi»

Giochi invernali 2026, è ufficiale: l'Italia candida Milano-Cortina
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Lunedì 1 Ottobre 2018, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 11:55

«Il Coni ha ufficializzato che la candidatura italiana per i giochi olimpici invernali 2026 sarà quella di Milano-Cortina»: lo ha annunciato durante la riunione della Giunta regionale il presidente della Lombardia Attilio Fontana.

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VENETO ESULTA
«Questa mattina ho parlato con il presidente del Coni Malagò, il quale mi ha annunciato ufficialmente la sua firma sull'atto di candidatura Milano-Cortina alle Olimpiadi della neve 2026». Lo ha riferito all'Ansa il presidente del Veneto Luca Zaia. «Siamo ovviamente felicissimi - ha aggiunto - di questa scelta. Ringrazio il governo, il Coni e tutti gli interlocutori che in questi mesi hanno lavorato per questa candidatura che onoreremo lavorando a testa bassa perché rimanga nella storia come un'Olimpiade memorabile. Avanti tutta!».

PRIMA RIUNIONE OPERATIVA
Si terrà giovedì prossimo, a Venezia, la prima riunione operativa per la candidatura Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali 2026. Lo annuncia il presidente del Veneto Luca Zaia. «A tutti - ha detto Zaia - appuntamento a giovedì alle 12.00 a Venezia per la prima riunione operativa, con il Sindaco di Milano sala, il Sindaco di Cortina Ghedina e con il mio collega della Lombardia Fontana», ha concluso.

DA MILANO
«Iniziamo a vincere e poi ne riparliamo». Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha risposto durante il dopo Giunta a chi gli chiedeva se chiederà fondi al governo per le Olimpiadi 2026, dopo che il Coni ha confermato la candidatura di Milano-Cortina. «Il problema dei fondi non è il principale, credo lo potremo risolvere sicuramente. Ne parleremo dopo aver vinto, toccando ferro» ha scherzato Fontana. «La Regione Lombardia e il Veneto e l'imprenditoria del territorio sarebbero in grado comunque di far fronte a questa esigenza. Cominciamo a vincere, che mi sembra la cosa più importante» ha concluso il governatore.

IL SINDACO SALA
«Un passo necessario e tanto atteso, ovviamente un passo, poi è chiaro che bisognerà adesso lavorare e accelerare sulla preparazione di un ottimo dossier perché abbiamo convinto il Coni e il Governo, ora dobbiamo convincere il Cio, però sono molto positivo»: così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato l'ufficializzazione della candidatura.

LA POLEMICA CON TORINO
«È una candidatura per noi incomprensibile, si tratta di andare a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti. Torino era la meno costosa. Chi si assume questa responsabilità dovrà spiegarla al Paese». Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, sull'ufficializzazione da parte del Coni della candidatura di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. «Se c'è una possibilità di recuperare, senza Torino, un ruolo per le montagne olimpiche torinesi, la Regione c'è».

Lo afferma il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.

«Il Coni porti in votazione i dossier, la candidatura di Torino è ancora in campo. Si entri nel merito dei dossier, si analizzino costi in modo analitico e il Coni si assuma la responsabilità delle proprie scelte», aggiunge la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

DI MAIO: NON METTIAMO UN EURO
«Dopo che è saltata l'ipotesi a tre» per le candidature alle Olimpiadi 2026, «la nostra posizione è semplice e chiara: o chi vuole fare le olimpiadi se le paga da solo o le olimpiadi non si fanno». Lo lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al termine dell'assemblea dei metalmeccanici Uilm. «Milano e Cortina vogliono farle? Il governo manderà una lettera e dirà ok, ma come governo non ci mettiamo un euro, né per i costi diretti né indiretti».


 

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