Marco Carta racconta la paura: «Operato d'urgenza: mia mamma è morta più giovane di me»

Marco Carta
di Valeria Arnaldi
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Domenica 30 Settembre 2018, 16:38 - Ultimo aggiornamento: 17:26

ROMA - «Dovevo andare a cantare ad Assisi, all’improvviso sono stato malissimo in treno. Hanno chiamato un dottore, hanno fermato il treno, c’era l’ambulanza ad aspettarmi. Mi hanno tenuto un paio di ore ad Arezzo».
Marco Carta racconta a Domenica Live la verità sull’operazione d’urgenza subita in estate.

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«In ospedale sono stato meglio, sono andato ad Assisi, ho cantato, stavo malissimo. La mattina, ho ripreso il treno per Milano. Avevo sempre dolori fortissimi, non mi hanno lascato un attimo. Cercavo di resistere, come tutti avevo un po’ paura di andare in ospedale. Ho capito che stavo davvero male, quando guardando la televisione, c’era un programma di cucina, non capivo cosa stessero dicendo. Stavo sbarellando. Ho chiamato i miei amici e da lì è iniziata la mia piccola odissea».
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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La nonna del cantante aveva dichiarato che si era trattato di un’ulcera. Non è stato così. «Dopo la Tac hanno visto una macchia gigantesca sull’addome, dall’ombelico allo sterno. La dottoressa mi ha detto che poteva essere un’ulcera o una diverticolite. Mi hanno operato d’urgenza. Ero molto grave, mi hanno ripreso per i capelli, perché io per resistere prendevo antidolorifici, avrebbero dovuto operarmi prima. Appena mi sono svegliato, mi sono toccato il corpo per capire se mi avessero messo qualcosa di esterno. Non c'era nulla. Il dottore mi ha detto che volevano vedere se ce la potevo fare da solo e ce l’ho fatta. Mi hanno messo 36/37 punti».
 


Poi, guardando la foto della cicatrice: «Dico sempre che è il mio tatuaggio». Infine Carta parla della mamma che ha perso da bambino.«Mia mamma aveva 28 anni quando è morta. Era più giovane di me adesso, ed è strano, io mi sento ancora più piccolo, è difficile da spiegare».
Alla lettura di un post scritto da Carta per la mamma, Barbara D'Urso, che ha perso la madre da piccola, si commuove. 

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