Violenti scontri a Barcellona tra Mossos e indipendentisti

Scontri a Barcellona tra Mossos e indipendentisti
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Sabato 29 Settembre 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 20:20

Scontri a Barcellona dove si è riaccesa la mobilitazione indipendentista alla vigilia dell'anniversario del referendum "cancellato" da Madrid. Per molte ore è andata in scena una guerriglia urbana a colpi di manganello e polveri colorate: alcuni militanti si sono scontrati con un corteo di nazionalisti e Guardia Civil, e la polizia locale, i Mossos catalani, per tenerli lontani hanno caricato i "fratelli" indipendentisti per ben tre volte, lasciando sul campo diversi contusi, alcuni anche al volto, arrestando due secessionisti.
 

 


Per evitare che due manifestazioni contrapposte venissero in contatto, la questura aveva messo in campo un eccezionale dispiegamento di forze mettendo la città sotto assedio per gran parte della giornata: da un lato sfilava il sindacato di polizia Jusapol che sostiene l'equiparazione dei salari della Guardia Civil con quelli dei Mossos catalani, ma che celebrava anche la repressione messa in atto durante e subito dopo il referendum. Dall'altro, diversi gruppi indipendentisti si erano accampati fin da ieri sera in piazza San Jaume per celebrare il referendum e opporsi al corteo nazionalista.

La questura aveva concordato percorsi separati proprio per evitare lo scontro, ma verso mezzogiorno qualcuno ha deciso di ignorare le prescrizioni. Alcuni indipendentisti hanno lasciato la piazza San Jaume diretti in via Laietana, dove erano schierate una quindicina di camionette di polizia e una cinquantina di agenti che hanno tentato di farli arretrare a spintoni e colpi di manganello. Poco dopo è iniziato 'l'attaccò con polveri colorate. Dopo almeno tre cariche di polizia, la situazione è tornata alla normalità.

Circa seimila persone, intanto, ha poi precisato la polizia locale, erano rimaste a manifestare pacificamente a piazza San Jaume: hanno preparato un pasto comunitario, letto poesie e cantato inni indipendentisti, per poi raccogliere le tende dove avevano passato la notte. In molti hanno espresso ai giornalisti la loro indignazione per la convocazione di un «omaggio alla violenza poliziesca» proprio nell'anniversario del referendum indipendentista, affermando di non capire perché fosse stata autorizzata.

 

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