L'uomo arrestato con l'accusa di violenza sessuale era già destinatario di due mandati di cattura internazionale emessi nel 2016 dalla Romania per reati contro il patrimonio e monete false, per una pena complessiva di oltre 5 anni. In Italia non era mai stato identificato né fermato per un controllo.
L'unica traccia era un documento della madre, risalente a 7 anni fa, in cui la donna dichiarava di ospitarlo per un breve periodo. La vittima della sua aggressione, una moldava di 24 anni (come si è appreso successivamente, ndr), viveva con la madre in provincia di Salerno, ed è stata agganciata su Facebook tramite una pagina di annunci per badanti. Il romeno ha trovato il suo numero e l'ha chiamata spacciandosi per un intermediario che le avrebbe trovato lavoro a Rozzano (Milano). Lei ci ha creduto e si è presentata una settimana dopo, il 26 agosto. Ma subito dopo il suo arrivo è scattata la violenza brutale, che si è consumata in un appartamento fatiscente e al termine della quale il suo aguzzino l'ha messa alla porta dicendole di prendere un taxi per andarsene.
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