Versace a Michael Kors per 1,8 miliardi, nasce Capri: nuovo polo del lusso con Jimmy Choo

Versace a Michael Kors per 1,8 miliardi, nasce Capri: nuovo polo del lusso con Jimmy Choo
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Martedì 25 Settembre 2018, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 16:26

La casa madre di Michael Kors e Jimmy Choo compra Versace per 1,83 miliardi di euro. Nasce così un nuovo polo mondiale del lusso che si chiamerà Capri. Un polo da 6 miliardi di dollari di fatturato che punta a raggiungere gli 8. Nella transazione la famiglia Versace riceverà 150 milioni di euro del prezzo d'acquisto in azioni di Capri. Donatella Versace resterà alla guida creativa e l'amministratore delegato di Michael Kors, Jonathan Akeroyd, al vertice della società. L'impegno degli americani è di continuare sulla strada tracciata da Gianni Versace. Era «un vero visionario - ha detto John D.Idol, presidente di Kors - continueremo ad onorare la sua eredità». La famiglia Versace, che detiene l'80% del capitale della società attraverso la holding Givi, manterrà dunque un ruolo di azionista minoranza mentre uscirà il fondo Blackstone, che ha il 20% del capitale.

La chiusura dell'acquisizione è attesa nel primo trimestre del 2019. Da quel momento il nuovo gruppo si chiamerà Capri, ispirandosi all'isola riconosciuta «come destinazione iconica, di glamour e di lusso». In meno di anno, cioè da quando a febbraio gli americani hanno staccato un assegno da 1,2 miliardi di dollari per comperarsi le scarpe di Jimmy Choo, è nata una holding che aspira a rivaleggiare con colossi come Lvmh o Kering. Anche se al momento non ha altre acquisizioni in programma. 

Versace è stata scelta accuratamente, ha spiegato il capo di Kors. Innanzitutto per il suo marchio. La brand awareness (che indica quanto un marchio sia riconosciuto dai consumatori) supera l'80% nei mercati di riferimento. Il nome è associato da sempre a celebrities: da Madonna a Lady Gaga, da Elton John a Bradley Cooper, da Naomi Campbell a Gigi Hadid. Ma gli americani hanno scelto Versace anche per la sua influenza sui social media, grazie al suo tesoretto di 13,5 milioni di follower cui si aggiungono i 3,5 milioni che seguono Donatella. Tutto questo, unito alla scarsa presenza su mercati strategici come Giappone o Corea, fa vedere ai manager di Kors brillanti prospettive di sviluppo.

L'obbiettivo è portare Versace ai 2 miliardi di dollari di ricavi annuali nel lungo periodo, assestandosi a 1,2
miliardi già nel 2022. Per raggiungerlo i negozi passeranno da 200 a 300, si spingeranno e-commerce e canale omni-channel, e accessori e calzature dovranno crescere al 60% dei ricavi dall'attuale 35%. «Santo, Allegra e io siamo consapevoli che questo prossimo passo consentirà a Versace di raggiungere il suo pieno potenziale», ha sottolineato Donatella.

A giovarne però sarà tutto il Gruppo Capri-Kors, grazie alle sinergie e a una diversificazione del portafoglio geografico, che bilancerà l'eccessiva esposizione della holding sul mercato americano (portandolo dal 66% al 57% dei ricavi) a favore dell'Europa (dal 23% al 24%) e soprattutto dell'Asia (dall'11% al 19%). Certo, ci sono anche i dubbi che nascono dall'operazione. L'acquisto di Versace dà spunto alla Cisl per un richiamo al Governo sulla politica industriale. S&P ha rivisto l'outlook di Michael Kors al ribasso da positivo a stabile (pur confermando il rating 'BBB-') dopo una operazione finanziata per lo più a debito (tra gli advisor di Kors JPMorgan Chase Bank e Barclays). Wall Street, dove alla vigilia il titolo era arrivato a perdere oltre il 9%, oggi ha accolto la formalizzazione dell'operazione con un timido rialzo (+1,5% a mercato ancora aperto). 

L'acquisizione di Versace è «una pietra miliare» per il gruppo e «riteniamo che la forza dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo» oltre all'ingresso di Versace, ci mettano nella posizione di avere «anni di crescita di fatturato e utili», ha dichiarato ancora Idol, aggiungendo che «il management di Versace continuerà a essere guidato dall'amministratore delegato Jonathan Akeroyd, che è stato «un partner strumentale di Donatella nel promuovere la crescita e il successo di Versace in tutto il mondo». 

Versace è stata fondata nel 1978 dallo stilista Gianni Versace, che lavorava fin da piccolo al fianco della madre nella sartoria di famiglia. Il 15 luglio 1997 Gianni Versace viene assassinato nella sua villa a Miami Beach, da Andrew Cunanan. Gianni ha lasciato tutta la sua quota alla nipote Allegra, mentre il posto di direttore creativo del brand è passato alla sorella Donatella.

 

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