Alla domanda se ci siano state altre rapine nella zona, il fratello del medico aggredito ha risposto affermativamente. «Sì altre rapine alle villette a schiera. A casa del maresciallo, e in un'altra casa due volte. Sono stati costretti a mettere inferriate e telecamere - dice Alfredo Martelli - ma le telecamere non servono a niente, sono incappucciati e dopo che è successo il fatto non si può più fare niente». Quindi un appello: «Lo stato si deve muovere. Servono pene certe ma molto più severe. Essere sequestrati in casa la notte è un'esperienza che ti porti per tutta la vita».
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