Cybersicurity, pronti trentamila posti di lavoro

Cybersicurity, pronti trentamila posti di lavoro
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Sabato 22 Settembre 2018, 16:35
"La cybersecurity non è un vezzo, ma un'esigenza perché a rischio vi è la sovranità nazionale". Pierluigi Paganini, membro italiano dell'Enisa, l'Agenzia europea per la sicurezza e l'informazione, e direttore del Master in Cybersecurity della Link Campus University apre così i "Link cyber days", la due giorni che ha richiamato, presso l'Ateneo romano, i massimi esperti del settore. "Il nostro Paese -continua Paganini- ha in materia molti punti di forza, ma anche tante debolezze. Noi dobbiamo innanzitutto migliorare la capacità di qualificare i sistemi di hardware e software che ci vengono forniti da aziende straniere. Per evitare fenomeni di spionaggio e sabotaggio dobbiamo essere sempre più attenti a individuare le cosiddette "backdoor' che potenzialmente possono interferire nel nostro contesto politico e sociale".

La cybersecurity non è un costo da ridurre, ma anzi un'opportunità di lavoro: si stima che sono 30mila, in Italia, i posti disponibili in questo delicato campo: "È indispensabile -conclude Paganini- una seria rivoluzione culturale. Serve, diciamo così, un Manzi 2.0, un maestro capace di rendere tutti edotti, i giovani in primis, sulle minacce che ogni giorno corriamo. Il Master della Link Campus University in Cibersecurity va in questa direzione e vi assicuro che tutti quelli che si sono formati da noi il giorno dopo hanno trovato lavoro".

Il dibattito proseguirà domani con la presentazione da parte della Link Campus del nuovo Cyber Range, innovativa e dedicata piattaforma/lab dell'area sicurezza, intelligence e cybersecurity dell'Ateneo. Si costituirà altresì un tavolo di esperti per la difesa della proprietà intellettuale legala al made in Italy. 
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