Vuelta, Woods vince la 17/a tappa. Yates sempre in maglia rossa. Brutta caduta per Aru

Vuelta, Woods vince la 17/a tappa. Yates sempre in maglia rossa. Brutta caduta per Aru
di Francesca Monzone
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Mercoledì 12 Settembre 2018, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 20:20
ll successo di Michael Woods sul Balcon de Bizkaia per una Vuelta che si è scaldata con la fuga di Nibali che, però, è stato poi costretto a cedere alla fine nel giorno della tappa numero 17 e con Aru  finito contro un muro. Per il sardo una bruttissima caduta  a 7 chilometri dall’arrivo. Il traguardo in cima all’inedito Balcon de Bizkaia un muro con punte del 23%, è stato vinto, come abbiamo detto, dall’australiano Woods mentre Simon Yates, che rimane il leader in maglia rossa, ha ceduto 8 secondi a Valverde, ora capitano indiscusso della Movistar con Quintana che ha arrancato nel finale.

Nibali ha animato la corsa ma ha chiuso a 1’48” dopo aver dato una grande illusione mentre preoccupazioni ci sono per Fabio Aru che nell’ultima discesa è caduto finendo contro un muro. Il sardo, nonostante le vistose abrasioni e la maglia con il pantaloncino completamente rotti, è riuscito a portare a termine la corsa con un ritardo di 14’14” accompagnato dai compagni di squadra Bystrom e Ravasi. "
La sfortuna in questo 2018 sembra che non voglia abbandonarmi. Ho battuto violentemente la parte bassa della schiena e poteva andare veramente peggio. Mi dispiace per la reazione che ho avuto dopo la caduta, ma lo spavento e l’adrenalina erano tanti e io sono caduto a 70 km orari. Vedremo come andrà la notte e domani con il management decideremo il da farsi"

La frazione numero 17 di questa Vuelta di Spagna che si concluderà domenica, con i suoi 157 chilometri ha dimostrato che la corsa è ancora apertissima e che la classifica generale può cambiare. Woods della EF Drapac ha vinto con Teuns della BMC secondo a 5” e De la Cruz della Sky terzo a 10”. Una fuga, anche oggi, con 26 corridori e tra loro oltre al vincitore anche Nibali che ha infuocato il tratto finale e De Marchi che con il suo sesto posto è stato il primo degli italiani a tagliare il traguardo mentre il siciliano ha chiuso in decima posizione.

Quella odierna era una tappa che tanti aspettavano pensando all’imminente Mondiale e lo stesso Cassani, ct azzurro, avrà fatto le sue valutazioni sulla spedizione italiana che verrà resa nota solo a fine Vuelta. Yates ha retto bene i 6 GPM ma qualcosa ha dovuto cedere a Valverde che invece ha dimostrato di essere sempre brillante e questa corsa per lui di casa potrebbe vincerla: adesso tra Alejandro e il britannico ci sono solo 25”.
A sorpresa sul podio è salito Mas, il giovanissimo spagnolo della Quick Step Floors che ha guadagnato due posizioni e ben 8” su Yates. Fari spenti nel finale per Quintana. Il Condor, che entrato in crisi ha ceduto 3’44” all’australiano, ora nella generale è sesto a 2’11”.

Woods ha dedicato questa sua vittoria al figlioletto Hunter morto durante la nascita due mesi fa. «È difficile da descrivere, ho vinto, c'erano così tante persone sul ciglio della strada che urlavano. Il mio direttore Juanma era alla radio e mi ha detto di andare a vincere per la mia famiglia -  ha dichiarato Woods - Ho vinto per mia moglie, per me e per il nostro piccolo Hunter nato morto due mesi fa. Tutto il tempo in cui salivo, quest’oggi, l’ho pensato e per lui volevo vincere. L’ho fatto».

Quintana ha fine corsa ha ammesso la sua crisi ma è contento per il risultato di Valverde, sostenendo che la cosa più importante ora sia il risultato del compagno. 
Nonostante i secondi persi, Yates è soddisfatto. «Mi sarebbe piaciuto non aver perso tempo, ma quei due davanti a me erano molto forti nel finale. Ho fatto un buon giro e sono contento di quello che ho fatto. Adam, mio fratello, era lì con me per l'intera salita, ha fatto un ottimo lavoro. Oggi era il giorno in cui ero più preoccupato, quindi sono contento di averlo finito».

Domani c’è la diciottesima tappa.
Torneranno in scena i velocisti nei 186,1 chilometri da Ejea de los Caballeros a Lieida. Il giorno successivo, invece, ci sarà ancora una volta una tappa con salite che potrebbero cambiare la classifica.
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