Ponte Genova, Boccia sollecita "soluzioni e non conflitti" e fine opera entro 1 anno

Ponte Genova, Boccia sollecita "soluzioni e non conflitti" e fine opera entro 1 anno
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Mercoledì 12 Settembre 2018, 15:15
(Teleborsa) - Il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, chiede "tempi certi e veloci" per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova ed indica un limite di 1 anno per la realizzazione dei lavori. Lo ha detto partecipando, a Torino, partecipa all'iniziativa a sostegno dell'alta velocità Torino-Lione organizzata dagli imprenditori piemontesi.

Boccia, in vista del CdM di venerdì prossimo 14 settembre sul caso Genova, chiede all'esecutivo "soluzioni" e che si evitino "conflitti istituzionali" e scontri "fra lo Stato e il privato cattivo", altrimenti ogni ritardo "sarà colpa del governo". Poi, aggiunge "le colpe lasciamole trovare alla magistratura".

"Se si comincia con il gioco dei ricorsi, il ponte di Genova non lo vedremo di qui a molti anni", ha avvertito il numero uno dell'associazione imprenditoriale, sottolineando che "Genova è un corridoio che si apre verso la Francia".

Boccia non ha voluto commentare l'opportunità dell'affidamento dei lavori di Genova a Fincantieri, affermando che "è compito della politica valutare e confrontarsi in merito".

In merito alla TAV Torino-Lione, oggetto dell'evento, Confindustria si augura che "il governo possa decidere con buon senso, realismo e pragmatismo nell'interesse del Paese".

Secondo Boccia, è necessario che il governo si occupi innanzi tutto dell'occupazione, della competitività delle imprese e di avere una dotazione infrastrutturale "al livello della seconda manifattura d'Europa", che sono tutti elementi da cui poi discende anche il benessere degli italiani.

"In questo c'entra la Torino-Lione, possiamo contribuire sostanzialmente alla felicità degli italiani", ha detto il Presidente di Confindustria, aggiungendo "non ho mai visto italiani felici con fabbriche chiuse e decrescita".

Boccia sollecita poi il Ministro Danilo Toninelli visitare il cantiere della Torino-Lione, perché è una contraddizione che il titolare delle Infrastrutture sia contro la costruzione della TAV. E poi, afferma "non si bloccano i cantieri, al massimo si discutono i progetti" perché "la Tav non appartiene agli interessi di qualcuno, ma alle esigenze del Paese".



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