Entrando nel dettaglio del dibattimento, il Chievo ha chiesto l'improcedibilità del processo per un difetto di forma: «Qui c'è un dato di fondo - ha osservato De Luca - che il deferimento non è firmato dal Procuratore federale.
Questo è un punto fondamentale sul quale avremo le nostre ragioni in questo processo, altrimenti in sede di appello. Il deferimento è firmato da aggiunti, che non sono titolati secondo il Codice di giustizia sportiva a firmare i deferimenti a meno che ci sia un caso di impedimento. Oggi ci hanno detto che l'impedimento c'è perché era in ferie, il Procuratore era al mare?». Presente tra i cronisti anche un inviato di Striscia la Notizia, al quale l'avvocato De Luca si è rivolto così: «Non è mica colpa mia se questa è la giustizia sportiva. Ma glielo diamo un bel tapiro alla Procura?».
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