Genova, ponte a Fincantieri, concessione ad Autostrade

Genova, ponte a Fincantieri, concessione ad Autostrade
di Umberto Mancini
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Mercoledì 12 Settembre 2018, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 17:50

Affidamento diretto della ricostruzione del ponte a Fincantieri, superando le norme europee ed il codice degli appalti. Un commissario unico per gestire tutta l’operazione. E, infine, norme per congelare il pagamento delle tasse e dei mutui per tutta la zona del cratere, accanto ad agevolazioni fiscali per le imprese e ad una “zona economica speciale”. Stralciata, in extremis, la norma, che prevedeva la revoca immediata della concessione di Autostrade per la tratta A-10 per «gravissimi inadempienze contrattuali».

IL DOCUMENTO
Il decreto per Genova, oltre 20 pagine, che il Messaggero ha potuto visionare, è di fatto pronto e arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri venetrdì. I tecnici del ministero dei Trasporti sono al lavoro per limare il testo definitivo d’intesa con quelli del Mise e del Tesoro. Su tutto vigila Palazzo Chigi che oltre ad assemblare le proposte, sta mediando tra le varie posizioni. Sopratutto con l’ala più dura dell’esecutivo che, come noto, avrebbe voluto dare un segnale di rottura sul fronte della concessione nazionale, cancellandola d’imperio. Una procedura dirompente che avrebbe innescato una battaglia legale senza fine e che, salvo colpi di scena dell’ultima ora, appare al momento accantonata.

I LAVORI
Di certo invece c’è scritto che non sarà Autostrade, o società collegate, a costruire. Il decreto prevede due formulazioni. Una che delinea l’identikit di Fincantieri, senza nominarla ovviamente, e l’altra che prevede di chiamare in causa 3 o 4 aziende del settore, con requisiti ben definiti, ovvero soggetti di natura pubblica «particolarmente qualificati nelle costruzioni». Escluso, al momento, che Autostrade possa essere della partita. Del resto sono stati proprio il vice premier Luigi Di Maio e il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ad escluderlo categoricamente. Proprio quest’ultimo, consapevole dello stop che potrebbe arrivare dall’Europa, ha detto che l’Italia chiederà una deroga alle direttive Ue «sulla base dell’eccezionalità del caso per affidare l’appalto ad una società pubblica». 

Probabile, anzi sicuro, che Autostrade si rivolgerà ai giudici, fal tari ai giudi ordinari, per impugnare la decisione. La società ritiene infatti che non si possa derogare dal codice degli appalti e, sopratutto, ai vincoli europei. Ed è pronta ad arrivare fino alla Corte Costituzionale per far valere i propri diritti. Tutto ciò probabilmente non farà altro che allungare i tempi, come teme il governatore della Liguria, Giovanni Toti, preoccupato per l’esito di una battaglia legale che può durare anni.

LA REGIA
A guidare le operazioni, c’è scritto nel decreto, sarà un commissario unico che verrà nominato dal governo e che avrà pieni potere sulla ricostruzione e la gestione dell’emergenza. Di certo sarà il terminale operativo a cui faranno capo tutte le decisioni più rilevanti per ridare slancio alla città e alla sua economia.

MUTUI E BOLLI AUTO
Nel provvedimento d’urgenza ci saranno aiuti concreti alle famiglie sia sul fronte della cancellazioni dei mutui e dell’esenzione dal pagamento delle tasse. Congelamento anche per le cartelle esattoriali e il bollo auto. Agevolazioni alle imprese che saranno costrette a delocalizzare e creazione di una zona economica speciale. Definiti, inoltre, una serie di interventi per mappare le infrastrutture in una banca dati e per installare i sensori sulle opere pubbliche più sensibili. Il tutto allo scopo di prevenire altre catastrofi come quella del 14 agosto. Molto probabile l’inserimento di norme per aumentare la vigilanza e i controlli a cui dovranno sottostare i concessionari autostradali. 

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