«Ciao, siamo nella stessa classe», le amicizie precedono l’incontro

«Ciao, siamo nella stessa classe», le amicizie precedono l’incontro
di Raffaella Troili
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Mercoledì 12 Settembre 2018, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 16:10
Elisa, Giada, Gaia, Lisa, Chiara, Delia, Elena Sofia, Arianna, Flaminia, Maria Chiara, Sofia, Beatrice, Emma, Eleonora, Caterina, Giulia, Fadilatou. Da impazzire. La scuola non è iniziata e le nuove compagne di liceo, il tempo che venissero pubblicate le classi, già hanno chiesto l’amicizia al figlio, poco dopo l’alba. Che strane queste presentazioni on line, nemmeno un ciao, ho visto che sarai nella mia classe e ti chiedo l’amicizia, punto.

Ci sarà tempo per conoscersi ma intanto il ghiaccio è rotto, siamo amici su instagram, la presentazione precede l’incontro, il resto verrà forse quando ci si ritroverà davanti, sconosciuti e brufolosi, la voglia di scrutarsi e andare oltre quelle foto studiate, che dal vivo nemmeno ti riconosci. Oppure no, conta il numero di amici, di like, conoscere tutti e nessuno. E’ qui l’equivoco, la chiave del benessere di una stagione tutta da vivere, vabbene che mamma resti all’oscuro di qualsiasi traccia d’amicizia manco fosse dei Ris ma speriamo che dopo quell’amicizia data con un clic si abbia davvero voglia di conoscersi.

Non resta che spiare, “ma lo devo accompagnare, il primo giorno, alla cerimonia?”. L’usciere impietosito non infierisce “signora è più alto di lei, se le fa piacere”. Ma che voglia di vedere Elisa, Giada e le altre.
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