A due passi da lui c'è proprio Julio Velasco, attuale ct dell'Argentina: «Venire a giocare in Italia è sempre un piacere. Il tecnico è un mio carissimo amico, ci sono tanti dirigenti che conosco. Sarà sicuramente un'emozione ma poi ci sarà da pensare alle partite. Anastasi? Gioco un mondiale dove ci sono diversi tecnici che sono stati miei giocatori, forse dovrei andare in pensione», dice ridendo. «L'ho convocato per la prima volta in nazionale nel 1989 a sorpresa di tutti. Secondo me era un giocatore imprescindibile per capacità tecnica, per personalità. Mi inorgoglisce che tanti giocatori di quella nazionale sono diventati anche ottimi allenatori». Velasco non vuol fare paragoni con la sua Italia: «Sarebbero ingiusti, presuntuosi, poi questi paragoni sono sempre una rottura di .., Loro sono di un'altra generazione, un'altra squadra. L'Italia della pallavolo da molti anni fa salti di qualità, in ogni competizione. Forse la concorrenza di altri sport è più agguerrita ma la pallavolo italiana è di alto livello».
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