Nella ricerca, finanziata dalla Bill and Melissa Gates Foundation e l'Agenzia svizzera per lo sviluppo, sono stati valutati 538 prodotti in fase di sviluppo per 35 malattie che colpiscono i paesi poveri. Gli studiosi hanno così concluso che sono fuori portata non solo i vaccini per hiv, malaria e tbc, ma anche quello contro l'epatite C, quello combinato contro le principali cause di diarrea letale, oltre ad una cura per la tubercolosi e nuove terapie per una dozzina di malattie neglette, tra cui lebbra, dengue e malattia del sonno.
Per avere dei veri progressi contro queste malattie entro il 2030, dicono i ricercatori, la spesa per la ricerca a livello mondiale dovrebbe arrivare a circa 9 miliardi l'anno, contro gli attuali 3 miliardi. Tuttavia, rilevano, il mondo si sta muovendo in direzione opposta: i governi, le fondazioni private e le aziende farmaceutiche all'inizio degli anni 2000 avevano aumentato la spesa, che poi è calata lentamente dal 2009 per la crisi economica, tranne che per alcune eccezioni, come Ebola.
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