Ideata dalle poetesse Antonella Rizzo e Dina Amati, questa rassegna prevedeva quattro incontri, di cui l’ultimo si è tenuto proprio a Sant’Elena Sannita, presso il Museo del Profumo. E qui si è svolta la cerimonia di premiazione con la consegna delle targhe e dei raffinati profumi Rancé. Per scrivere il racconto Roberto Campagna ha preso spunto da quella sorta di tabù che è la bestemmia, ovvero la blasfemia, della quale non da molto è stata abolita la rilevanza penale e che ancora oggi comporta un disvalore sociale. Ma, come l’autore ci ha abituati, anche questo è solo un pretesto dal quale partire per aprire una finestra su una realtà locale e sugli scambi interpersonali che in essa avvengono.
Campagna parte da lì e con la perizia dello storico unita alla fluidità piacevole del narratore restituisce spaccati sociali e psicologici attraverso gli oggetti, il territorio, il cibo, la politica, le tradizioni popolari, una scommessa vagamente becera e persino una bevuta tra amici prendono vita, mutano, si evolvono, confliggono e si dissolvono ne “La bestemmia fatale”.
L'ultimo incontro della rassegna si è svolto nel paese in provincia di Isernia del quale sono originarie le organizzatrici e dove è sorto nel 2014 il Museo del Profumo che si articola su due piani, due sale congresso e un orto botanico dove si coltivano le piante autoctone con cui si ricavano le essenze per la produzione di due profumi.
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