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La natura stessa delle app, progettate per coinvolgere il più possibile l'utente, crea una sorta di senso di obbligo che impone, ad esempio, di rispondere subito ai messaggi. Il risultato finale - sempre secondo il post di Google - è la cosiddetta "paura di perdersi qualcosa" (chiamata Fomo, acronimo per "Fear of missing out"), che andrebbe invece trasformata in gioia di perdesri qualcosa" (Jomo, "Joy of missing out"). A questo scopo, Google ha inserito in Android la sua Digital Wellbeing Dashboard, una serie di applicazioni che monitorano l'utilizzo, avvertendo l'utente quando esagera e permettendo ad esempio una disconnessione almeno parziale. «Le persone vogliono poter mettere da parte lo smartphone ogni tanto - conclude il post - senza preoccuparsi di perdere qualcosa di urgente e sentendosi comunque in controllo del dispositivo. Abbiamo la responsabilità di renderlo più facile».
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