Fitch non spaventa i mercati: spread giù, poi risale fino a quota 290

Lo spread risale fino a quota 290
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Lunedì 3 Settembre 2018, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 21:00

Mercati cauti dopo il taglio delle prospettive sull'Italia da parte di Fitch. Lo spread tra Btp e Bund tedesco dopo un avvio in calo torna a salire e tocca quota 290. Piazza Affari poco mossa.

Fitch. Venerdì scorso a mercati chiusi l'agenzia di valutazione dell'affidabilità di credito americana ha confermato il rating "BBB" dell'Italia ma ha rivisto al ribasso le prospettive da "stabili" a "negative". All'origine della decisione la formazione del nuovo governo gialloverde, che secondo l'agenzia potrebbe portare a un livello di allentamento di bilancio che lascerebbe il debito pubblico più esposto a shock potenziali. 

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L'agenzia sottolinea fra le criticità la «natura nuova e non collaudata del governo, le considerevoli differenze politiche fra i partner della coalizione e le contraddizioni fra gli elevati costi dell'attuazione degli impegni presi nel Contratto e l'obiettivo di ridurre il debito pubblico. Non è chiaro come queste tensioni politiche saranno risolte». «L'avversione di alcune parti del governo» dell'Italia «nei confronti dell'Ue e dell'euro rappresentano un ulteriore rischio» per l'Italia, secondo Fitch. Nonostante questo «riteniamo bassa la probabilità che il governo avanzi politiche che minaccino un'uscita» dall'Europa o la «creazione di una moneta parallela», sottolinea ancora l'agenzia.

Lo spread. La prima risposta del mercato al taglio delle prospettive dell'Italia da parte di Fitch non spaventa i mercati. Il differenziale tra Btp decennale e Bund di pari durata ha aperto a 289 punti base, vicino ai livelli della chiusura di venerdì a 290, prima delle valutazioni dell'agenzia di rating sul debito sovrano tricolore. Poi è sceso verso quota 280 prima di ricomincare a salire.

Borse europee in calo. La Borsa di Milano mostra un leggero rialzo (+0,5%). Le Borse europee sono invece in calo con i timori di nuovi dazi e dopo lo stallo dei colloqui tra Usa e Canada sul trattato commerciale Nafta. Tra gli investitori restano i timori per il futuro di Argentina e Turchia. Piatto l'indice d'area stoxx 600 (-0,09%). Deboli Parigi e Francoforte. In controtendenza Londra che sale. Borse chiuse negli Stati Uniti dove si festeggia il Labor Day: Wall Street riaprirà i battenti domani.

Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brillano i bancari. Mediobanca mostra un un forte incremento (+3,17%). Ottima performance per Ubi Banca che registra un progresso del 2,52%. Banco Bpm avanza dell'1,57%. Si muove in territorio positivo Intesa Sanpaolo mostrando un incremento dell'1,46%. 

Inizio di settimana negativo intanto per i principiali listini asiatici. A spaventare gli investitori l'ulteriore inasprimento della guerra commerciale tra Usa e Cina, che nei giorni precedenti ha visto i due Paesi imporre dazi bilaterali per 50 miliardi di dollari. Nonostante gli incontri tra le due delegazioni in corso a Washington, vi è il serio rischio che Trump possa portare le tariffe fino a 200 miliardi. L'indice Nikkei della borsa di Tokyo ha riportato un calo dello 0,61% a 22,724 punti.

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