Tra teatro, danza e dj set: l'avanguardia è di scena con la rassegna Short Theatre

Lo spettacolo Quiet Volume, di Hampton e Etchells per Short Theatre
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Domenica 2 Settembre 2018, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 19:30
Con 6 prime assolute, 9 prime nazionali, 2 produzioni originali, 4 co-produzioni, 2 progetti in residenza, 9 laboratori e 2 progetti site-specific, torna a Roma dal 5 al 15 settembre Short Theatre, uno dei più importanti appuntamenti sul piano internazionale con le performing arts e la creazione contemporanea, giunto alla sua XIII edizione.

In 10 giorni, fra La Pelanda, il Teatro Argentina, il Teatro India, le Biblioteche di Roma e alcuni spazi urbani, le creazioni di 55 fra artisti, gruppi e compagnie nazionali e internazionali con oltre 250 artisti presenti per un totale di 120 appuntamenti e uno spazio, decisamente ampio, dedicato alla formazione.

Un programma multidisciplinare che spazia dal teatro alla danza, dalla performance alle installazioni audio-video, dai concerti ai dj set e che si apre a progetti “fuori formato”, dispositivi multimediali, incontri, workshop e alcune importanti novità come il focus Panorama Roma, la programmazione musicale di Controra e la sezione Tempo Libero dedicata ai laboratori e ai percorsi formativi. 


Provocare Realtà” è il titolo di questa edizione: più che un tema definito e imposto, una chiave con la quale invitare il pubblico a leggere tra le righe del programma, ritrovandone le tematiche e le sfumature di senso. Fra gli appuntamenti principali di questa edizione, l’anteprima il 5 settembre al Teatro India con Tiago Rodrigues che presenterà in prima assoluta l’esito finale dell’École des maitres 2018 e, nei 2 giorni successivi, 6 e 7 settembre alla Pelanda in prima nazionale, Antonio e Cleopatra, spettacolo che ha segnato l’edizione 2016 del Festival d’Avignone. Attore, regista, produttore e direttore del Teatro Nacional D. Maria II di Lisbona, Rodrigues mette in scena una riflessione su amore e politica fra echi shakesperiani e ricordi del colossal hollywoodiano di Joseph L. Mankiewicz con Liz Taylor e Richard Burton. Tiago Rodrigues terrà anche una masterclass gratuita e aperta al pubblico il 7 settembre alla Pelanda.

Doppia replica anche per Gala di Jérôme Bel in prima nazionale il 9 e 10 settembre al Teatro Argentina: dopo aver coinvolto nei 2 precedenti spettacoli i disabili mentali e il pubblico comune, il coreografo francese torna a sovvertire le gerarchie costruendo uno spettacolo di danza che coinvolge chi normalmente è escluso dal dispositivo dello spettacolo dal vivo istituzionalizzato, ovvero dilettanti e corpi non conformi.

La collaborazione di Short Theatre con La Francia in scena prosegue con un’altra prima nazionale: il 15 settembre alla Pelanda la coreografa, danzatrice e ricercatrice di origini brasiliane Ana Pi, con
Le tour du monde des danses urbaines en dix villes accompagnerà il pubblico attraverso 10 città del mondo in una conferenza-spettacolo concepita con Cecilia Bengolea e François Chaignaud, rivolta a un pubblico di adulti e bambini a partire dagli 8 anni, che ripercorre i diversi stili di danza urbana, mettendo in relazione la costruzione dei corpi e delle identità urbane con i movimenti politici e le lotte sociali.

La realtà indagata attraverso la danza è la prospettiva dentro la quale si inserisce anche Hope Hunt (and the ascension of Lazarus) della coreografa di Belfast Oona Doherty, in scena il 7 e l’8 settembre. Inoltre, Markus Öhrn - artista svedese di base a Berlino, restituisce un inconsueto sguardo sul colonialismo e sulla diversità nelle prospettive culturali con 
Bergman in Uganda, sempre il 7 e 8 settembre alla Pelanda.

In co-realizzazione con Romaeuropa è invece The Quiet Volume, la performance, che unisce ascolto e letteratura, di Ant Hampton e Tim Etchells (fondatore della compagnia Forced Entertainment) che dal 10 al 15 settembre, per essere poi ripresa dal 20 al 29 settembre al Romaeuropa Festival 2018, sarà ospitata in alcune biblioteche romane.
Fra arti visive, performance e letteratura si muove anche la belga Sarah Vanhee, rivelazione delle ultime edizioni del Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles.  


Frutto di una residenza artistica e produzione originale di Short Theatre sono i 2 progetti presentati in prima assoluta il 13 e 14 settembre alla Pelanda da Bogdan Georgescu e Mihaela Michailov, 2 autori rumeni selezionati nell’ambito di Fabula Mundi - Playwriting Europe. Prima assoluta è anche Combattimento, la nuova creazione dei Muta Imago che debutta il 13 e 14 settembre alla Pelanda: esplorazione dei concetti di amore e desiderio ispirata dalla musica di Monteverdi e sviluppata attraverso il filtro del corteggiamento nel mondo animale.

Ancora alla Pelanda e sempre in prima assoluta, dall’11 al 15 settembre si potrà assistere a Leave The Kids Alone, installazione/performance dedicata al delicato tema del bullismo firmata da VicoQuartoMazzini. Proseguendo fra prime assolute e prime nazionali, l’installazione Little Fun Palace della compagnia OHT, in residenza a Short così come
Bad Peace, artefici di un concerto e di un progetto radiofonico fuori formato ispirato al “bed in” di John Lennon e Yoko Ono; la performance In between of what is no longer and what is not yet dello spagnolo Juan Dominguez; e quella di Claudio Stellato, 7, e i progetti site specific che raccontano gli spazi urbani (L’uomo che cammina di DOM-, una produzione di PAV nell’ambito dell’Estate Romana, e The End del collettivo milanese Strasse), fino ad arrivare all’opera di live expanded cinema Sanctuary di Carlos Casas, alla Pelanda in prima nazionale il 12 e 13 settembre. 

A completare il quadro di una programmazione così densa, le creazioni fra danza, teatro e performance di alcune delle realtà più importanti del panorama italiano come Annamaria Ajmone e Alberto Ricca Bienoise (To Be Banned from Rome), Babilonia Teatri (Calcinculo), Claudia Castellucci e Chiara Guidi (Il regno profondo. Perché sei qui?), Claudia Catarzi (A Set of Timings), Filippo Michelangelo Ceredi (Between Me and P.), Fortebraccio Teatro (Sei. E dunque perché si fa meraviglia di noi?), Jacopo Jenna (If, If, If, Then), Sotterraneo (Overload). Saranno i Ninos du Brasil insieme a Carlos Casas (live visual) invece a inaugurare il 6 settembre Controra, la programmazione musicale di Short Theatre 2018.

In programma anche Gegen, storica serata dell’underground berlinese in collaborazione con il Festival di Santarcangelo, il concerto del duo pop-wave franco-israeliano Winter Family (nell’ambito della Francia in scena), il live set della taiwanese Jing, prima anticipazione del progetto Soniche – le signore dell’elettronica che prenderà il via la prossima primavera, il dj set della producer londinese Debonair in collaborazione con Spring Attitude, la serata – fra musica e letteratura – dedicata all’arab futurism realizzata in collaborazione con Nero e i dj set di Lady Maru, St. Robot, Ubi Broki del collettivo Strasse e Martina Ruggeri ed Erika Z. Galli della compagnia Industria Indipendente. Fra le novità di questa edizione, le sessioni di lavoro di Panorama Roma. 
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