E’ l’undicesima medaglia vinta dal settore giovanile femminile negli ultimi undici anni, per sette volte negli ultimi otto anni la Under 16 ha chiuso nelle prime quattro. Bronzo a Cagliari nel 2011, argento a Miskolc nel 2012, con Cecilia Zandalasini MVP, bronzo a Matosinhos nel 2015, ancora bronzo nel 2017 a Bourges. Ora, l’oro di Kaunas costruito nella prima fase con le vittorie piuttosto agevoli su Croazia, Polonia e Ungheria e poi nell’ottavo di finale contro la Danimarca. I quarti di finale contro la Francia sono lo spartiacque: dopo aver a lungo inseguito le avversarie, il sorpasso nel finale e la difesa sull’ultimo possesso transalpino regalano il 61-59 finale contro le più forti del torneo. In semifinale contro la Spagna, la vittoria 62-60. Contro le ceche, la voglia di vincere delle azzurre l’ha fatta da padrona dal primo all’ultimo minuto. Avanti 31-22 all’intervallo lungo, il momento migliore dell’Italia è arrivato sul finire del terzo quarto, col +22 toccato sul 48-26. Ma guai a considerare la partita finita. Le avversarie sono tornate sotto e a 100 secondi dalla fine si sono portate a -3 (55-52), ma l’Italia non ha tremato e ha chiuso la partita.
E’ la quinta medaglia personale per coach Giovanni Lucchesi, una vita spesa ad allenare e che nel cuore della notte ha il tempo e la voglia di rispondere a qualche domanda. «La gioia è per me sempre una gioia controllata. Una sorta di emozione a scoppio ritardato. Dovrò rivedere foto, video, appunto di giorni intensi e fatica e speranze e, perché no, anche paure.Queste ragazze mi hanno già sentito tante volte. La speranza, la missione, in fondo, è che rientrino migliorate, restituite alle proprie società arricchite. Società senza le quali questi successi non sarebbero possibili. A loro e agli allenatori va il mio umile grazie – racconta a Il Messaggero -. La partita con la Francia è stato il crocevia dell’Europeo. Abbiamo battuto le più forti e questo dice molto del percorso e dello sforzo. Non c’è casualità, un pizzico di fortuna sempre, ma non casualità. Il gruppo è nato attraverso il lavoro sella scorsa stagione di Roberto Riccardi e ancor prima attraverso la scelta di impiegare due anni fa Gilli e Panzera nell'allora nazionale U16. Una scelta che ha permesso di spingere sulla maturazione di due atlete che sono state protagoniste in tutte le manifestazioni da due anni a questa parte. Avere poi Caterina Gilli mvp dell’europeo arricchisce ancora di più la nostra esperienza».
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