Dal bancomat al posacenere: le “folli” domande ad alta quota

di Mauro Evangelisti
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Venerdì 24 Agosto 2018, 23:11 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 00:00
«Scusi, sull’aereo c’è il bancomat?». Cronaca di vita vissuta e di richieste più strampalate ricevute dagli assistenti di volo. C’è una pagina Facebook, in cui chi lavora sugli aerei che ogni giorno decollano da Fiumicino, Ciampino ma anche da tanti altri scali italiani ed europei, condivide gli episodi più buffi accaduti sugli aerei o prima dell’imbarco; in fondo raccontano che, magari a causa dell’ansia o della legittima inesperienza, molti di noi si rimbambiscono quando diventano passeggeri.

Alcuni esempi: c’è il passeggero che chiede «scusi, mi può portare il posacenere?» (no, in aereo non si può fumare da circa trent’anni); volo Catania-Lampedusa, «scusi, quando sorvoliamo l’Isola d’Elba?» (assai improbabile, a meno che il comandante non abbia deciso di fare il giro lungo, molto lungo); controlli sicurezza, a una signora viene chiesto di togliere le scarpe e lei: «ma quando atterriamo a Orio al Serio me le ridanno?» (vabbè); «i bagagli che ho lasciato al check-in partono con quest’aereo o con un altro aereo che decolla in contemporanea?» (vengono imbarcati sullo stesso aereo, ovviamente; e se non succede dovrete armarvi di molta pazienza, soprattutto se è il volo d’andata).
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