Rieti, nuovo allarme per il ponte
di via Loreto Mattei: si intervenga
subito prima che sia troppo tardi

Rieti, nuovo allarme per il ponte di via Loreto Mattei: si intervenga subito prima che sia troppo tardi
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Domenica 19 Agosto 2018, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 13:19
RIETI - «Il ponte di via Loreto Mattei? Le criticità sono note, tant’è che come avete ricordato anche voi de Il Messaggero, già nel 2001 fu oggetto di lavori importanti. Nuove verifiche sulle sue condizioni furono fatte dopo il terremoto del 2016 ma non rivelarono particolari criticità. Ora ripeteremo l’indagine su tutte le infrastrutture urbane per capire le criticità e stabilire una priorità negli interventi».

L’assessore comunale all’Urbanistica Antonio Emili raccoglie ma fino a un certo punto l’allarme lanciato ieri dalle pagine de Il Messaggero dall’ingegner Luciano Pitoni sullo stato del ponte costruito nel 1946 e che da 23 anni, con l’apertura della super strada per Terni, «regge» il traffico in entrata e uscita dal versante ovest della città. L’ingegner Pitoni, nel segnalare lo sprofondamento del pilone di sinistra, richiamava la necessità nell’immediato di imporre almeno un limite di velocità a 30 chilometri l’ora e in prospettiva a ragionare sulla costruzione di un nuovo ponte.

MA C'E' UN NUOVO SOS
Una analisi e un allarme condiviso da un altro tecnico noto in città anche per il suo passato impegno amministrativo, Brunello Gunnella (foto sopra): «Chiunque quotidianamente attraversa il ponte può osservare che l’arcata a monte è più bassa di quella a valle, a causa del cedimento della pila in sinistra del Velino, e che tra il piano stradale e il pavimento del ponte esiste un evidente dislivello. Dico perciò ai signori amministratori: correte ai ripari prima che ci scappi il morto».

Gunnella, a lungo consigliere comunale del centrodestra, ricorda le sue battaglie per la costruzione di un nuovo ponte piuttosto che la ristrutturazione del vecchio: «Fu la seconda giunta guidata da Antonio Cicchetti, con Gianni Turina come assessore ai Lavori pubblici, a voler tenacemente consolidare quella decrepita struttura anziché provvedere alla sua sostituzione, come il buon senso, l’economia e la scienza avrebbero suggerito. E come nello stesso periodo fece il Comune di Antrodoco, sostituendo il vecchio ponte ad arco con una nuova struttura piana, staticamente sicura e con una carreggiata più ampia. A Rieti si preferì consolidare il ponte che c’era, peraltro sovraccaricandolo con le due passerelle pedonali poi divenute ciclabili e oggi degradate e pericolanti. Quegli interventi, costati diverse centinaia di milioni di lire, con altrettanti costi sociali dovuti alla chiusura del traffico in via Loreto Mattei per oltre sei mesi, non sono serviti a nulla, visto che ci si ritrova con un ponte pericoloso con limitazioni di carico di 10 tonnellate e di velocità a 30 chilometri orari (che nessuno rispetta, ndr). E per fortuna che il sottopasso ferroviario di via Velinia non consente il transito di mezzi pesanti».

L’INTERROGAZIONE DEL 2005
Gunnella rispolvera anche una sua interrogazione all’allora sindaco Giuseppe Emili in cui segnalava «l’assurda gestione della viabilità», con particolare riferimento a via Loreto Mattei, «con bus e Tir che vi arrivano per errore e finiscono incastrati nel traffico (per quei mezzi il ponte è off limits) e la sosta selvaggia lungo quella che è ormai un’arteria nevralgica per l’ingresso e l’uscita della città».

Brunello Gunnella parlava del quadrilatero via Cervi-via Molino della Salce-via Loreto Mattei come una sorta di zona franca per gli automobilisti, e si chiedeva perché lasciare la vicina piazza Angelucci al solo godimento del centro commerciale Futura, anziché restituirla alla fruibilità dei cittadini. L’interrogazione era del 2005. Ma va benone anche per il 2018. Sempre che qualcuno raccolga.
 
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