Esautomotion, impatti positivi da svalutazione Turchia e Cina

Esautomotion, impatti positivi da svalutazione Turchia e Cina
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Venerdì 17 Agosto 2018, 09:15
(Teleborsa) - "I Clienti di Esautomotion sono tutti prevalentemente esportatori. E la svalutazione della moneta turca rende in realtà più competitivi i produttori turchi che esportano. Nel breve/medio periodo si prevede, pertanto, la tenuta del mercato nei termini di crescita già pianificati. Il governo turco non ha cessato il programma di finanziamento verso i costruttori di macchine industriali e sulle connesse attività produttive di R&D e di esportazione. Inoltre, i prezzi applicati da Esautomotion, ai propri Clienti sono indicizzati all'Euro. Infine, la Società informa i propri azionisti di non avere alcuna esposizione critiche o in sofferenza verso clienti Turchi".

E' quanto afferma Esautomotion, holding operativa del Gruppo ESA attivo nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriali, in merito all'impatto della svalutazione delle valute Turca e Cinese e del possibile inasprimento della cosiddetta guerra dei dazi sui futuri risultati aziendali di breve e medio periodo.

"La gran parte dei prodotti Esautomotion sono già realizzati in Cina, per cui la svalutazione della valuta cinese non indebolisce le vendite della Società" - continua la nota -. "E' prevista, entro l'anno, l' ulteriore rafforzamento della produzione in Cina; pertanto, l'effetto della svalutazione della valuta cinese tenderà ad essere indifferente per le attività cinesi di Esautomotion e, viceversa, potrà avere risvolti positivi sui costi di produzione italiani".

Dazi
Relativamente alle tipologie di macchine appartenenti al mercato di riferimento, Esautomotion, anche nel caso in cui i minacciati dazi vengano applicati negli USA, "ritiene che l'impatto negativo sui Paesi esportatori - Turchia, Cina, Europa - sarà, nel breve/medio periodo limitato in quanto gli Stati Uniti hanno una ridotta capacità produttiva di tali macchine; l'effetto tenderà a ricadere sull'aumento dei costi per gli acquirenti americani, ed in parte a spostare il vantaggio verso gli esportatori, c.d. low cost (Cina e Turchia), rispetto a quelli europei". Nel medio-lungo periodo, nel caso in cui la politica dei dazi persistesse, "Esautomotion potrebbe procedere ad un graduale rafforzamento della produzione americana. La strategia di Esautomotion già prevede, nel corso del 2019 ed a prescindere dal persistere o meno dei dazi, l'investimento in una filiale negli USA".
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