LE NOVITA’
La 36.ma America’s Cup sarà una edizione di grandi novità. Lo scafo, il cui progetto è stato svelato il 29 marzo, non è più un catamarano ad ala rigida, bensì un monoscafo di 75 piedi (circa 22 metri) con vele morbide, leggerissimo, e volante grazie a foil azionabili da bordo che sembra permettano il corpo a corpo in partenza. Cambia, rispetto al 2000 e al 2003 il campo di regata a Auckland. Non più il mare aperto dell’Hauraki Gulf, ma acque più riparate tra le isole che promettono barche più vicine. Ad oggi, gli sfidanti sono solo tre. Ma si può però lanciare la sfidare ancora fino al 30 novembre. Cinque gli eventi preliminari nel 2019 e 2020 tra Asia, America ed Europa, uno sicuramente in Italia. Al momento Luna Rossa ha la sua base a Cagliari, ed è lì che ha condotto le selezioni per i suoi nuovi velisti. I primi sette ad essere scelti sono, oltre allo skipper Max Sirena, 20 anni con la Luna, e al timoniere Francesco Bruni, il vulcanico campione triestino Vasco Vascotto, neo acquisto, e James Spithill, il timoniere della Luna a Valencia, tornato a casa, dopo quasi dieci anni di Oracle.
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