Louisiana, commesso aiuta ragazzo autistico, la sorella raccoglie 130mila dollari per mandarlo all'università.

Delaney con Jordan Taylor nella pagina GoFundMe
di Anna Guaita
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Venerdì 10 Agosto 2018, 22:36 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 19:10
NEW YORK – Un gesto di gentilezza, di sensibilità, compiuto senza calcolo. Per il ventenne Jordan Taylor, un ragazzo afro-americano che lavora come commesso in un supermercato, il gesto è venuto spontaneamente. E quel gesto gli cambierà la vita: commossi e affascinati, gli americani sono corsi a contribuire a un fondo per premiare Jordan e mandarlo a studiare all’università.

E’ successo in Louisiana, a Baton Rouge, dove Jordan lavora al supermercato Rouses Market. Una mattina, il suo compito era di ristoccare gli espositori refrigerati. Aveva varie scatole di latte e succhi da sistemare, quando ha notato un ragazzo che lo guardava ipnotizzato. Il 17enne Jack era entrato nel negozio con i padre Sid, e si era fermato a fissare il lavoro di Taylor.


Jack è un ragazzo autistico, e il padre Sid racconta che non tutti sono molto gentili con lui, «in particolare i giovani, che non lo capisco». Taylor invece è stato subito gentile con Jack. Prima ha creduto che il ragazzo volesse prendere una bottiglia di aranciata. Ma dopo, vedendolo ancora immobile a fissare il suo lavoro, ha avuto un’illuminazione. Gli si è avvicinato e gli ha chiesto, «vuoi darmi una mano?»

Effettivamente Jack generalmente manifesta un'attenzione maniacale per la ritualità di mettere oggetti in ordine. Quindi il lavoro di Jordan non poteva che affascinarlo. L’offerta di collaborare, suggerita dal commesso, lo ha entusiasmato e i due si sono messi per una buona mezz’ora a sistemare bottiglie, con Jordan che le passava a Jack e questi che le sistemava con puntigliosa attenzione sugli scaffali dell’espositore.

Nulla di eccezionale, ma la naturalezza con cui Jordan ha agito e la gioia che ha causato nel figlio, hanno commosso il padre del ragazzo autistico: «Questo giovane ha letto nella mente di mio figlio. Poteva ignorarlo. Poteva trovare una scusa, dire che non aveva il permesso di farsi aiutare. Invece ha regalato a mio figlio una pausa di successo, di realizzazione. E’ un momento che non dimenticherò mai».

Senza che Jordan lo sapesse, il padre di Jack ha ripreso con il telefonino tutta la scena, che poi la sorella di Jack, Delaney, ha messo su Facebook, dove ha ricevuto migliaia e migliaia di “like”. Ma la famiglia di Jack non si è fermata qui: hanno aperto un conto su GoFundMe, invitando il pubblico ad aiutare questo ragazzo dal cuore d’oro a mettere insieme abbastanza soldi per andare all’università. Speravano di accogliere 10 mila dollari…. Ne hanno raccolti quasi 130 mila. Jordan, che ama la matematica, ha detto che con questi soldi studierà per diventare insegnante.

Non è la prima volta che un gesto di bontà, di gentilezza, frutta un migliore futuro a persone in simili condizioni. Su queste stesse pagine, ad esempio, abbiamo raccontato recentemente di Evoni Williams, la giovane cameriera di colore che ha aiutato un anziano a tagliare il cibo nel piatto, e per la sua spontanea dolcezza ha ricevuto anche lei un assegno per andare all’università.
                                                                                                                                                                                             
 
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