Queste sanzioni sono "frutto di un procedimento avviato tardivamente", motiva la Corte d'Appello di Firenze aggiungendo che "Consob era sicuramente venuta a conoscenza di documenti di Banca d'Italia inerenti la situazione economico-patrimoniale di Bpel", quindi Consob sapeva già dal dicembre del 2013 della gravissima situazione in cui si trovava la banca.
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