Quando calienta el sol sul Lungotevere, prende vita la notte. Per quasi due chilometri, accarezzando il biondo fiume di Roma, l’estate si movimenta proprio tra gli stand, i baretti e i locali all’aperto che costeggiano la riva, attraversando millenni di storia fino al contemporaneo. Come ben racconta l’opera “Triumph & Laments” di William Kentridge, che da Ponte Garibaldi narra le vicende di Roma nelle sue vittorie e nei suoi fallimenti.
Il tour “Lungo il Tevere Roma” parte dall’Isola del Cinema, che durante il resto dell’anno è meglio conosciuta come Tiberina, dove tra cineforum e incontri vi è la parte culturale dell’intrattenimento. Vi è un dibattito in corso e i relatori s’intrecciano tra di loro verbalmente con foga: si parla di giustizia e di giurisprudenza, come fossero due cose separate. Poco più in là, andando verso l’Ospedale Fatebenefratelli, alla punta dell’isolotto sul Tevere, gigantografie fotografiche che ritraggono due fattori caratteristici universalmente riconosciuti di Roma, e il loro rapporto più che amichevole: il cibo e il cinema.
Verso Piazza Trilussa gli spazi si fanno più ampi, come veri e propri viali in cui sostare o camminare, bevendo un drink o una birra, addentando un panino o un kebab, tra i bambini che giocano correndo sotto lo sguardo attento dei genitori - anche loro hanno bisogno di un attimo di pausa e di respirare all’aperto.
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