Visto che i politici sono tutti ignoranti, allora mettiamo medici e scienziati a scrivere le leggi, piuttosto che fargli perdere tempo a fare ricerche, ad analizzare dati e numeri, e ad occuparsi di curare i loro malati. Cosi finalmente avremo leggi che obbligheranno davvero 'il greggè a trattamenti sanitari decisi dai medici», incalza Barillari, che ne ha anche per l'immunologo Roberto Burioni. «Gli scienziati dello stampo di Burioni, cioè legati a doppio filo sia alle
multinazionali del farmaco che ai partiti del passato bocciati alle urne dagli italiani, sono davvero convinti di detenere l'unica verità possibile, eterna ed inconfutabile… e sono davvero convinti che la politica si debba inchinare supinamente a loro», attacca il consigliere grillino.
Parole che non sono piaciute affatto ai vertici pentastellati. «Il Movimento 5 Stelle - si legge in una nota postata sul Blog delle Stelle - prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. La linea del Movimento sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti del ministro della salute Giulia Grillo».
Attacca il Pd con il senatore Bruno Astorre: «Le dichiarazioni del consigliere della Regione Lazio Davide Barillari sui vaccini ci lasciano esterrefatti. E la presa di distanza dei pentastellati arriva a scoppio ritardato. Ogni giorno abbiamo a che fare con dichiarazioni improvvisate, irragionevoli e pericolose da parte del governo gialloverde. La gente non ne può più».
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