Da Pérez-Reverte a Banville, grandi autori e anteprime a Pordenonelegge 2018

Arturo Pérez-Reverte
3 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Agosto 2018, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 11:27
È una ciliegia, nella convinzione che «un libro tira l’altro», l’immagine di Pordenonelegge 2018, la festa del libro che s’inaugura il 19 settembre con un ricordo speciale del poeta Pierluigi Cappello, a quasi un anno dalla morte, di cui sarà presentato "Un prato in pendio. Tutte le poesie 1992-2017" (Rizzoli), l’opera omnia con alcuni inediti.

Oltre 600 gli autori tra italiani e stranieri che saranno ospiti della 19/ma edizione del festival, che si fa sempre più internazionale, fino al 23 settembre in 40 location del centro di Pordenone, e 58 le anteprime tra cui spiccano il seguito di "Ritratto di Signora" di Henry James scritto da John Banville: "Isabel", in uscita per Guanda, che porterà la protagonista a chiudere i conti con il passato e prendere in mano il proprio destino. Tra le star Arturo Pérez-Reverte con il noir "L’ultima carta è la morte" (Rizzoli) che vede l’agente Lorenzo Falco alla prese con la Guerra civile spagnola. Grande attesa anche per Jeffery Deaver con il thriller "Il taglio di Dio" (Rizzoli), per il grande scrittore egiziano Ala Al-Aswani, che ci riporta in piazza Tahir con "Sono corso verso il Nilo" (Feltrinelli) e per Robert Harris, vincitore del Premio Crédit Agricole FriulAdria , con una lezione tra storia e letteratura in cui per la prima volta parla del suo "Monaco". In arrivo anche Pierre Lemaitre con "I colori dell’incendio" (Mondadori), seconda parte della trilogia del Novecento partita con "Ci rivediamo lassù".

Da segnalare "Asimmetria" (Feltrinelli), romanzo d’esordio di Lisa Halliday da cui affiora Philip Roth, mentre gli otto anni alla Casa Bianca con Obama vengono raccontati dal giovane ghost writer David Litt in "Grazie, Obama. I miei anni alla Casa Bianca" (Harper Collins). Due celebrati autori anglo-indiani, Abir Mukherjee con "L’uomo di Calcutta" (SEM Libri) e Sunjeev Sahota con "L’anno dei fuggiaschi" (Chiarelettere), esordiscono in Italia a pordenonelegge dove faranno tappa anche tre grandi voci della narrativa spagnola: Andrés Barba con "Repubblica luminosa" (La Nave di Teseo), Juan Francisco Ferrandiz, considerato l’erede di Ildefonso Falcones, con "La terra maledetta" (Longanesi) e l’autore bestseller Javier Serra, con "Fuoco invisibile" (DeA Planeta Libri), Premio Planeta 2017. E il vescovo cattolico Paul Hinder racconterà l’apostolato dalla terra d’Arabia, cuore dell’Islam, in "Un Vescovo in Arabia" (Emi).

Tra le anteprime al festival, "L’amore al tempo degli scoiattoli" (Marsilio) di Elizabeth McKenzie, "Le parole nell’aria" (Bollati Boringhieri) di Bernie Mcgill e "Feste in lacrime" (ADD) dello scrittore, regista, editore, traduttore e grafico Prabda Yoon. Tante le novità tra gli autori italiani come Michela Murgia che inaugura la nuova collana "Passaparola" di Marsilio, Antonio Scurati che torna con "M. il figlio del secolo" (Bompiani), un viaggio attraverso il fascismo e la parabola di una nazione e Valerio Massimo Manfredi con "Quinto comandamento" (Mondadori), ispirato alla storia vera di un missionario guerrigliero. Carlo Lucarelli sarà al festival con il nuovo giallo "Peccato mortale" (Einaudi), Lilli Gruber è attesa con "Inganno" (Rizzoli) e Oscar Farinetti con "Quasi" (La Nave di Teseo), il volume in cui poesie, pensieri e suggestioni dell’autore si integrano alle illustrazioni di Marco Nereo Rotelli e a un testo del jazzman-filosofo Massimo Donà. Spazio anche ai lettori più giovani con Pordenonelegge Junior con fra gli altri Geronimo Stilton, Lisa Thompson, Pierdomenico Baccalario e Guido Sgardoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA