Quando l'autista dell'autobus ha cercato di fermarlo, lo straniero gli si è scagliato contro colpendolo con calci e pugni. Immediato l'intervento dei carabinieri, giunti sul posto con due equipaggi: il mezzo della locale stazione e una pattuglia del Nucleo radiomobile. In rinforzo è arrivato anche un veicolo della Polizia locale. Alla vista delle forze dell'ordine, il cittadino del Burkina Faso ha dato ancor più in escandescenze per poi calmarsi. Quando, però, sembrava che i militari dell'Arma potessero renderlo inoffensivo, ha estratto dalla tasca un coltello da cucina con una lama lunga alcuni centimetri.
Nella colluttazione ha colpito, con un fendente al costato, un brigadiere causandogli lesioni non profonde. Trasportato in ospedale, il militare non è in pericolo di vita. Gli altri carabinieri sono invece riusciti a bloccare l'aggressore, non prima di essere stati colpiti a loro volta a calci e pugni. Anche loro sono stati portati all'ospedale e medicati in Pronto soccorso.
In attesa del decreto espulsione. «Questa è la cronaca di una violenza annunciata: per questo signore eravamo in attesa di un decreto di espulsione». Lo ha detto il sindaco di Azzano Decimo ( Pordenone), Marco Putto, commentando l'episodio dell'aggressione all'autista di un bus e l'accoltellamento di un carabiniere, da parte di un uomo del Burkina Faso, con permesso di soggiorno illimitato per ricongiungimento familiare.
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