Assai dura la condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme perchè la nuova legge afferma «che solo gli ebrei hanno diritto all’autodeterminazione; apprezza gli insediamenti ebraici sui territori occupati come un valore nazionale; degrada la lingua araba da lingua nazionale a lingua a statuto speciale». Quella del Patriarcato latino è la prima presa di posizione ufficiale da parte della Chiesa in Terrasanta e si fa interprete della preoccupazione della popolazione cristiana insieme alle altre comunità non ebraiche. Anche diversi gruppi israeliani hanno espresso la loro contrarietà, definendo la nuova legge come parte di un «progetto autoritario ed etnocratico». Di fatto la Basic Law è esclusiva piuttosto che inclusiva, «contestata più che consensuale, politicizzata più che fondata sulle norme fondamentali comuni e accettabili per tutte le componenti della popolazione».
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