Vaticano, no alla legge fondamentale di Israele: «Discrimina cristiani e musulmani e va contro l'Onu»

Vaticano, no alla legge fondamentale di Israele: «Discrimina cristiani e musulmani e va contro l'Onu»
di Franca Giansoldati
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Martedì 31 Luglio 2018, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 13:34
Città del Vaticano – Non piace al Vaticano la nuova legge varata da Israele che di fatto discrimina cristiani e musulmani. Non si placa l'onda di sdegno verso il governo di Tel Aviv dopo il definitivo passaggio in terza lettura alla Knesset, il parlamento israeliano, della prima legge fondamentale che definisce l’identità e lo scopo dello Stato di Israele. Sul sito Vatican News viene definita penalizzante visto che «discrimina il 20% della popolazione, costituita da arabi e diverse minoranze presenti in Israele». Per questo alcuni giorni fa il cardinale libanese Bechara Rai la aveva bollata come «ignobile, antidemocratica e antipluralista». Di fatto il testo contravviene direttamente alla Risoluzione 181 dell’Assemblea Generale dell’Onu e alla Dichiarazione di Indipendenza di Israele e stabilisce «che non ci sono uguali diritti tra ebrei e arabi e si rifiuta di riconoscere la loro esistenza».

Assai dura la condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme perchè la nuova legge afferma «che solo gli ebrei hanno diritto all’autodeterminazione; apprezza gli insediamenti ebraici sui territori occupati come un valore nazionale; degrada la lingua araba da lingua nazionale a lingua a statuto speciale». Quella del Patriarcato latino è la prima presa di posizione ufficiale da parte della Chiesa in Terrasanta e si fa interprete della preoccupazione della popolazione cristiana insieme alle altre comunità non ebraiche. Anche diversi gruppi israeliani hanno espresso la loro contrarietà, definendo la nuova legge come parte di un «progetto autoritario ed etnocratico». Di fatto la Basic Law è esclusiva piuttosto che inclusiva, «contestata più che consensuale, politicizzata più che fondata sulle norme fondamentali comuni e accettabili per tutte le componenti della popolazione».
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