Marco Paolini dopo l'incidente mortale rinuncia al Premio: «Nulla è come prima»

Marco Paolini dopo l'incidente mortale rinuncia al Premio: «Nulla è come prima»
di Laura Larcan
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Domenica 29 Luglio 2018, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 14:24

L'attore Marco Paolini, protagonista assoluto del "teatro civile", famoso per i suoi assoli sui grandi casi italiani, dalla strage di Ustica alla tragedia del Vajont, rinuncia al premio Pelmo d'Oro alla Cultura 2018 assegnatogli dalla Provincia di Belluno, la sua terra. Dopo l'incidente mortale avvenuto lo scorso 17 luglio che l'ha visto coinvolto sull'A4, l'attore rinuncia all'uscita pubblica e lo fa mandando una lettera aperta agli organizzatori in cui cerca di spiegare le sue sofferte motivazioni. Un testo che ha il sapore di una riflessione e una confessione intima: «Il mio carattere somiglia alla Alpi; un giorno un pezzo viene giù e nulla è più come prima», scrive.

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Paole che stanno avendo un'eco mediatica forte in queste ore, riportate da tutti i media. Sono passati dodici giorni dal terribile tamponamento sull'A4, tra i caselli di Verona Sud e Verona Est, in direzione Venezia, che ha provocato la morte di una donna 50enne, e che ha visto Paolini indagato per omicidio stradale. L'artista bellunese era alla guida di una Volvo, e per una distrazione - forse causata da un attacco di tosse - ha perso il controllo della vettura, andando a sbattere violentemente contro la parte posteriore di una Fiat 500 che lo precedeva. A bordo c'erano due amiche vicentine, di 53 e 51 anni.

Per la violenza dell'urto l'utilitaria si è cappottata, ha oltrepassato la carreggiata della A4 ed è finita sulla tangenziale ovest, che corre a fianco dell'arteria. Paolini rimaneva illeso, mentre la 53enne, di Arzignano (Vicenza), che era la passeggera,  trasferita all'ospedale veronese di Borgo Trento in gravissime condizioni, non ce l'ha fatta. Paolini, rimasto illeso ma sotto choc, aveva assistito impietrito ai soccorsi portati dai medici del Suem. Non aveva cercato scuse. Ha subito offerto collaborazione agli agenti della Polstrada che lo hanno sentito ed ha ammesso le sue responsabilità: «è stata colpa mia, ho avuto una distrazione».

Paolini, che ha annullato tutti i suoi prossimi impegni teatrali, aveva espresso la volontà di restare vicino alle due ferite, per ogni esigenza. Ora, la rinuncia al Premio. 
«Mi avete fatto l'onore del conferimento del Pelmo d'Oro. Il mio carattere somiglia alle Alpi, nel bene e nel male. Le Crode sembrano eterne, poi un giorno un pezzo viene giù di schianto e quel che resta non è come prima», ha scritto al presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin:

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