Un'indagine condotta su un campione di oltre 1.000 utenti evidenzia che sta prendendo piede la cosiddetta cybercondria, ossia l'istinto di affidarsi a internet per una diagnosi medica: il 32% degli intervistati ha infatti ammesso, in caso di malessere, di cercare online i propri sintomi ancor prima di chiamare il dottore. Percentuale che sale al 38% al Sud e al 34% fra gli utenti di sesso femminile. Non solo, dal questionario è emerso anche che il 60% degli intervistati si rivolge al web per trovare uno specialista nei periodi in cui si trova lontano da casa, durante le vacanze o in occasione di viaggi di lavoro.
Nel processo di digitalizzazione si scopre che il desiderio degli italiani è quello di accelerare il consulto medico, tanto che il 61% dei pazienti vorrebbe utilizzare le chat come strumento per una prima consulenza. Un utente su cinque poi sarebbe pronto a contattare i dottori con messaggi vocali e videochiamate.
Oltre agli strumenti digitali, assumono sempre più rilevanza le recensioni online degli altri pazienti, che si stanno sostituendo alle referenze che un tempo spettavano al passaparola fra amici e parenti: una persona su tre ha dichiarato che prima di scegliere uno specialista legge sempre ciò che altri hanno scritto di lui in rete. Il 51% di chi ha risposto al questionario ha inoltre detto di attribuire alle recensioni molta importanza.
E se le visite mediche potessero pagarsi online? Se il 45% degli intervistati prenota già in rete le sue visite mediche, per quanto riguarda la questione economica sale al 54% la percentuale di chi vorrebbe poter comodamente pagare online le prestazioni degli specialisti. Considerando che la possibilità di risparmiare non viene mai trascurata, al punto che il 34% dei pazienti dice di guardare con attenzione alle convenzioni (aziendali o con assicurazioni private) disponibili negli studi medici.
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