May indebolita, sponda Usa a Johnson

May indebolita, sponda Usa a Johnson
di Cristina Marconi
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Giovedì 12 Luglio 2018, 14:21
La tempesta sembra passata, almeno per ora, e la premier britannica Theresa May ha raggiunto l'obiettivo della prima riunione del suo nuovo governo dopo le dimissioni del ministro per la Brexit David Davis e del ministro degli Esteri Boris Johnson, incassando il sostegno di molti membri del suo partito e qualche rassicurazione sul fatto che di sfide alla leadership all'orizzonte non ce ne sono.

«Riunione dei ministri produttiva questa mattina, per preparare una settimana impegnativa», ha twittato la May cercando di dare un'immagine rassicurante della situazione. Ma la proposta presentata nella residenza di campagna su una Brexit morbida continua a raccogliere dissenso e due vicepresidenti dei Tories, Maria Caulfield e Ben Bradley, si sono dimessi nel pomeriggio dicendo che il documento «non realizzerà lo spirito della Brexit», mentre dal partito trapelano voci sulla possibilità che la serie di addii prosegua fino a quando il testo, di cui domani verranno dati i dettagli in un Libro bianco, non verrà ridiscusso.

I GUERRIGLIERI
Tra i conservatori sono in molti a considerare «ipocriti e carrieristi» i colleghi che hanno manifestato il loro sostegno alla premier, come il ministro per l'Ambiente Michael Gove, brexiter di ferro ma anche fine stratega. In mancanza dei numeri e soprattutto delle alternative valide per cercare di detronizzare la May, quello che si preannuncia è uno scenario di guerriglia e di pressioni per farle cambiare traiettoria ma evitando che troppo disordine finisca col portare il laburista Jeremy Corbyn a Downing Street.

E a dare qualche altra preoccupazione alla May, che ieri ha incontrato la leader tedesca Angela Merkel al vertice sui Balcani occidentali, sono giunte anche le dichiarazioni di Donald Trump, atteso per una iminente visita a Londra. Il presidente statunitense ha detto di aspettarsi un paese «in subbuglio», tanto da rendere l'incontro con il russo Vladimir Putin a Helsinki la parte più facile dei prossimi giorni, e ha aggiunto: «Boris Johnson è un mio amico, è stato molto carino con me, molto di supporto e forse gli parlerò quando andrò lì. Mi piace Boris Johnson, mi è sempre piaciuto».

Prima di dire che anche la sua relazione con la May è molto «carina» e che «vado molto d'accordo con lei». Sono mesi che la visita di Trump, il quale forse incontrerà anche l'ex leader Ukip Nigel Farage, è uno degli eventi più attesi e temuti dalle autorità britanniche, che hanno previsto un dispiegamento di forze dell'ordine imponente per far fronte alle numerose proteste e manifestazioni in agenda. Nella capitale sono attese 50mila persone, con la prima manifestazione prevista venerdì pomeriggio a Trafalgar Square e un gigantesco Trump gonfiabile con il pannolino, il cellulare in mano e la posa capricciosa di un neonato a sorvolare Parliament Square.
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