Terni, giunta a dieci
fuori Ceccotti resta Giuli

Il sindaco Latini
di Sergio Capotosti
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Martedì 10 Luglio 2018, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 18:43
Superato il “lodo Ceccotti”. Leonardo Latini ha retto al pressing dei colonnelli della Lega. L’ex vicesindaco di Otricoli, dunque, non entrerà in Giunta, come avevano chiesto da Roma alcuni big del Carroccio. Una richiesta che stava per rimettere in discussione le scelte fatte dal primo cittadino, costretto comunque a rivedere in parte i sui piani. Latini infatti punterà su una giunta composta da nove assessori, non più otto come aveva sostenuto più volte. Cinque alla Lega di cui due scelti tra i consiglieri eletti (Enrico Melasecche e Valeria Alessandrini) e tre tecnici voluti da Latini (Benedetta Salvati, un commercialista di Rimini di cui però ancora non si conosce il nome e Andrea Giuli). Due a Forza Italia (Stefano Fatale e Sonia Bertocco) e due a Fratelli d’Italia (Marco Cecconi e Elena Proietti).  

Le deleghe
Giuli, come anticipato, prenderà la delega della Cultura, oltre a svolgere il ruolo di vicesindaco. Ruolo che fino a pochi giorni fa era stato assegnato a Cecconi. Ma dopo la gaffe della moto parcheggiata in piazza della Repubblica, preceduta dal taglio del nastro con tanto di fascia tricolore alla festa delle Acque di Piediluco, l’esponente di FdI ha perso quota. Per lui le deleghe di commercio, sport e turismo, mentre dovrà dire addio a municipale e sicurezza. Per Fatale, a sorpresa, le politiche sociali, mentre l’ingegnere ambientale Benedetta Salvati si occuperà di ambiente. La manager Bertocco seguirà il personale e gli affari generali. L’insegnante Alessandrini si occuperà della scuola, mentre bilancio e partecipate andranno al commercialisti di Rimini di cui ancora non si conosce il nome. Lavori pubblici e urbanistica a Melasecche. Chiude la squadra Elena Proietti di FdI. Il sindaco si tiene la municipale, la sicurezza e lo sviluppo economico. La squadra è pronta. Giovedì il fischio di inizio. Considerando, però, che per il rimescolamento delle deleghe c’è ancora tempo.
 
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