L’omicidio, avvenuto il 4 marzo 2016 in casa di Foffo, in un elegante appartamento di via Igino Giordani, era maturato durante un festino a base di sesso e droga durato tre giorni organizzato da Foffo, il padrone di casa, assieme al suo amico Marco Prato, pierre dei Vip, conosciuto pochi mesi prima e morto suicida in cella il giorno prima dell'inizio del suo processo per lo stesso delitto. Varani era stato invitato a casa di Prato con dei messaggi sul telefonino mentre al mattino andava al lavoro in una carrozzeria.
Il padre di Luca Varani, a conclusione dell’intervento della difesa, nel momento in cui la corte di assise di appello si ritirasse ha urlato in aula: “Mio figlio è morto, tenetene conto”. Dopo la sentenza comunque i genitori si sono sentiti parzialmente sollevati: “È stata un mattanza, meritava l'ergastolo, ma ho imparato che la legge concede il rito abbreviato con sconti di pena anche per questi reati”.
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